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Chi l’ha visto?, la rivelazione choc di Piera Maggio: “Credo che Anna Corona si fosse infatuata di me”

"Finalmente dopo 17 anni sta venendo fuori lo schifo che sta dietro questa vicenda. Spero che tutti i responsabili vengano giudicati uno per uno”, ha concluso la mamma di Denise accompagnata in collegamento dal legale Giacomo Frazzitta

di Giuseppe Candela

“Dico una cosa che in tutto questo tempo non ho mai raccontato pubblicamente ma questa sera la racconterò perché è tutto verbalizzato e messo agli atti fin da subito. Io raccontai fin da subito gli atteggiamenti ambigui di Anna Corona nei miei confronti”, è sul finale del suo intervento a “Chi l’ha visto?” che Piera Maggio si è lasciata andare a una rivelazione sull’ex moglie di Piero Pulizzi, papà di Denise Pipitone, la bambina di quattro anni scomparsa diciassette anni fa a Mazara del Vallo.

Una storia che, complice il caso di Olesya Rostova, la ragazza russa che non è poi risultata essere Denise, è tornata con al centro della scena mediatica. Fin dall’inizio Piera non aveva mostrato molti dubbi sula presunta responsabilità della signora Corona e della figlia Jessica Pulizzi, quest’ultima l’aveva minacciata e aveva commesso gravi atti vandalici a danno della sua famiglia. La stessa Corona, stando ai racconti del papà e della sorella di Piera Maggio, gliel’aveva giurata per aver “distrutto la sua famiglia”.

Ora la mamma di Denise fornisce per la prima volta in pubblico dettagli inediti: “Si comportò ambiguamente con me. Deve essere ben chiaro che io non ho portato il marito via a nessuno, io non ho trovato la famiglia del Mulino Bianco. Quando conobbi la loro famiglia il loro era un matrimonio già finito: era una coppia ‘scoppiata’. Quando ho visto che c’erano delle cose che non andavano nella signora Anna Corona mi sono allontanata. Ci sono stati atteggiamenti ambigui nei miei confronti, glielo dissi ma lei sviava le mie domande”, aggiunge Piera Maggio arrivando al punto: “Ognuno può vivere la sua sessualità come vuole ma si deve essere chiari. Non si è mai capito cosa volesse in realtà da me la signora Corona, non sono mai stata amica di questa persona. Io penso che lei fosse gelosa di me come persona, ma non solo per il suo matrimonio finito male. Ho sempre sostenuto che si fosse infatuata di me. È tutto scritto agli atti fin dal 1 settembre 2004.”

La perquisizione nella casa sbagliata, le strane telefonate, la gestione delle indagini molto deludente: “Loro sapevano tutto. Sapevano come muoversi, quali apparati cellulari usare. Sapevano dov’erano le cimici. Quella che non sapeva niente ero io. Perché comunque io non ero tanto esperta, non avevo avuto alcun caso giudiziario alle spalle. Non ero esperta. Non sapevo come funzionavano tutte queste cose. Di certo non ero interessata a nascondere la verità. Quando si fanno certe cose è perché si vuole nascondere la verità. Jessica assolta in Cassazione per insufficienza di prove? Per quei giudici era il primo caso di tipo penale e avevano soltanto esperienze di tipo civile. Non dimenticherò più i sorrisi sornioni e beffardi di un giudice, ogni volta che mi guardava (…). Quando dovevamo testimoniare, eravamo tutti tenuti a fornire le nostre generalità e l’indirizzo di domicilio e residenza. Ma a Jessica Pulizzi questo non fu chiesto. Incompetenze, anomalie o depistaggi hanno sin dall’inizio impedito il ritrovamento di mia figlia. Finalmente dopo 17 anni sta venendo fuori lo schifo che sta dietro questa vicenda. Spero che tutti i responsabili vengano giudicati uno per uno”, ha concluso la mamma di Denise accompagnata in collegamento dal legale Giacomo Frazzitta.

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