Secondo quanto scrive il quotidiano statunitense New York Times, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe in programma un aumento delle tasse sui guadagni realizzati in borsa dalle fasce più abbienti della popolazione. Il prelievo salirebbe fino al 43,4% per soggetti con redditi superiori al milione di dollari (830 milioni di euro) l’anno. Attualmente l’aliquota media sulle plusvalenze che derivano dalla vendita di titoli si colloca intorno al 20%. L’anticipazione del giornale newyorkese ha spinto al ribasso i listini statunitensi, tutti in negativo. Il provvedimento sarebbe parte dell’American Family Plan che verrà presentato al Congresso la prossima settimana e che contiene anche una stretta su varie agevolazioni fiscali sulle eredità.

Al contrario il Family Plan prevede un’estensione al 2025 (i democratici chiedevano la misura diventasse permanente) dei crediti di imposta per i figli delle famiglie con redditi non elevati oltre a misure per arginare la povertà infantile. L’amministrazione Biden è alla ricerca di risorse per finanziare i suoi imponenti piani di sostegno all’economia colpita dalla pandemia. Due settimane fa la Casa Bianca ha presentato un piano di riforma per la tassazione delle imprese multinazionali. L’aliquota sui profitti realizzati in patria è stata alzata dal 21 al 28%. Inoltre Washington ha proposto l’introduzione di un’aliquota minima globale del 21% sui guadagni delle grandi aziende realizzati all’estero. Una misura che avrebbe l’effetto di limitare sensibilmente il ricorso ai paradisi fiscali.

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