Il nuovo capo del dipartimento della Pubblica amministrazione presso la Presidenza del Consiglio è Marcello Fiori. Come riporta La Repubblica il decreto di nomina è datato 22 marzo e a firma del sottosegretario a palazzo Chigi, il consigliere di stato Roberto Garofoli.
Dal 1994 a oggi Fiori, classe 1960, ha ricoperto numerosi incarichi per le istituzioni a partire dal 1999 nella cabina di regia per il Giubileo e proseguire con incarichi per la Protezione civile dal 2002 al 2006, con incarichi anche al ministero delle Comunicazioni nonché Sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania. Un curriculum in cui ci sono anche quattro anni di docenza a Tor Vergata, un incarico al ministero per i Beni culturali. Fiori fu nominato commissario straordinario di Pompei nel 2008: ministro della Cultura Sandro Bondi, governo di Silvio Berlusconi. Che lo utilizza come coordinatore nazionale dei club Forza Silvio e come tale alfiere dello scacchiere dove si decidono candidature e carriere in Forza Italia.
Fino al 23 dicembre 2019 anche commissario per le Marche di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi che esprime il ministero per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Ma dal 2016 al 2019 era titolare di un incarico di consulenza e ricerca presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. Insomma un incarico politico mentre percepiva uno stipendio per un incarico istituzionale, senza mai partecipato a un concorso pubblico, segnala Repubblica anche se consentito dalla legge: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. Come quella che regola il potere della Protezione civile, diretta da Guido Bertolaso negli anni berlusconiani, di avvalersi di personale da società pubbliche.