“La ratio del coprifuoco alle 22 e non alle 23? Permette maggiori controlli del rispetto delle regole e, in più, osservando ciò che è accaduto in altri Paesi, si è riscontrato che l’aumento della circolazione del contagio avviene nella popolazione che è più attiva e più circolante. Il coprifuoco resta alle 22, ma magari tra qualche settimana potrà essere migliorato in senso meno restrittivo“. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che puntualizza: “Ricordo che in questo momento abbiamo ancora un milione di over 80 che non sono vaccinati e una quota di over 70 che si stanno progressivamente vaccinando. Quindi, si tratta di limitare il più possibile la circolazione del virus in un momento di transizione in cui gli effetti dovuti alle chiusure verranno sommati agli effetti della progressiva vaccinazione. Questo, insomma, è un passaggio di consegne nella riduzione del virus. E in questo passaggio di consegne bisogna temporeggiare su alcune rigidità“.
Circa le riaperture, ribadisce: “È giusto riaprire, perché i numeri ci consentono di fare una scaletta di riaperture. Ma è chiaro che serve prudenza ed è necessario controllare ulteriormente i numeri. Bisogna, quindi, aspettare di consolidare il miglioramento dei dati prima di allentare ulteriormente le restrizioni. Dobbiamo monitorare la progressione della vaccinazione, la circolazione del virus e l’impegno del Ssn in termini di posti letto occupati. Spero di vedere anche un calo dei decessi nei prossimi giorni – chiosa – È probabile che ciò che viene deciso oggi possa essere rivisto tra qualche settimana, a patto di avere un miglioramento notevole dei numeri. L’importante è non richiudere e non richiuderemo, grazie alla progressione della vaccinazione. Quindi, niente più passi indietro: si osservano i numeri e si fanno ulteriori passi in avanti”.