“Nei boschi le bestie non sporcano ma gli uomini sì. Si prega di comportarsi come le bestie”. Ecco uno dei mantra della onlus Ripuliamo-LO di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. E l’aforisma li riguarda da vicino: nel paese – immerso nel parco naturale della Valle del Ticino – ci sono “molte aree boschive e buie la sera”, spiega il presidente dell’associazione David Minato. Un terreno ideale per chi getta i rifiuti nella natura. Ma da un anno i 40 membri dell’associazione stanno cercando di risolvere il problema. Come? Raccogliendoli.
Tutto comincia a settembre 2019 quando Minato e Luisa Castoldi, oggi vicepresidente, si danno appuntamento per raccogliere la spazzatura. “E con il senno di poi ce n’era bisogno”, conferma il fondatore della Onlus. A loro si aggiunge Modesto Verderio, presidente della municipalizzata che raccoglie i rifiuti. “Settimana dopo settimana, siamo diventati in nove e abbiamo deciso di costituire l’associazione il 19 febbraio 2020”. E i risultati non sono mancati: “Abbiamo raccolto 52 tonnellate in 2.160 ore di lavoro”. Nel frattempo si sono aggiunti altri 31 volontari: “Li definisca però Volontari, con la v maiuscola”, chiede il 42enne presidente. “Ho visto alcuni di loro buttare via le pinzette e raccogliere con le mani per fare più in fretta”.
Il messaggio è arrivato anche al comune confinante: il 20 aprile scorso è nata l’associazione Puliamo Ferno. “Abbiamo collaborato un paio di volte anche perché è il paese da cui provengo”, spiega Minato. “Se tutti ci aiutassimo, sarebbe bellissimo: non ci divisioni di fronte a una piaga sociale come questa”. E la prima cooperazione è quella con il Comune: “Ci ha fornito un autocarro, anche se il carburante è a spese nostre per mia scelta”.
La lista civica che amministra ha anche installato alcune fototrappole per individuare chi abbandona i rifiuti. Il 42enne tecnico aeronautico a Leonardo Elicotteri è convinto che questi comportamenti siano causati da mancanza di rispetto verso il prossimo e da pigrizia: “È più facile buttare l’immondizia nel bosco che fare la raccolta differenziata”. Tuttavia, “il 60,70% della spazzatura raccolta risale agli anni passati. Ad esempio, ci siamo trovati di fronte ad un copertone al cui interno era cresciuta una pianta di 10-15 centimetri di diametro”.
Ma i maleducati ci sono ancora: “A settembre un signore ha aperto il bagagliaio ed ha iniziato a scaricare con nonchalance. Ma un passante in bicicletta lo ha visto”. Tornato sul posto, ha appeso un cartello sopra i rifiuti con il numero di targa e la scritta: “Sei un vuncione“, il termine dialettale per sporcaccione. La sensibilità dei cittadini sta infatti aumentando: “Ne siamo contenti perché il nostro scopo non è tanto far sapere quanto raccogliamo ma mostrare quanta fatica si fa a pulire”. Fatica cui si accompagnano però soddisfazioni: “Una signora anziana vuole offrirci una cena o un pranzo al ristorante e si sente in difficoltà perché siamo in tanti. Ma noi ci accontentiamo del caffè…”. Ognuno contribuisce per quello che può, insomma. E prende vita così una delle frasi più amate da Ripuliamo-Lo: “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”.
Ambiente & Veleni
I volontari di Lonate Pozzolo che in due anni hanno raccolto 52 tonnellate di rifiuti: “Nei boschi le bestie non sporcano, gli uomini sì”
Oltre 2mila ore di lavoro nelle aree verdi attorno al paese in provincia di Varese. Il messaggio è arrivato anche al comune confinante: il 20 aprile scorso è nata l’associazione Puliamo Ferno. “Se tutti ci aiutassimo, sarebbe bellissimo: non ci divisioni di fronte a una piaga sociale come questa”
“Nei boschi le bestie non sporcano ma gli uomini sì. Si prega di comportarsi come le bestie”. Ecco uno dei mantra della onlus Ripuliamo-LO di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. E l’aforisma li riguarda da vicino: nel paese – immerso nel parco naturale della Valle del Ticino – ci sono “molte aree boschive e buie la sera”, spiega il presidente dell’associazione David Minato. Un terreno ideale per chi getta i rifiuti nella natura. Ma da un anno i 40 membri dell’associazione stanno cercando di risolvere il problema. Come? Raccogliendoli.
Tutto comincia a settembre 2019 quando Minato e Luisa Castoldi, oggi vicepresidente, si danno appuntamento per raccogliere la spazzatura. “E con il senno di poi ce n’era bisogno”, conferma il fondatore della Onlus. A loro si aggiunge Modesto Verderio, presidente della municipalizzata che raccoglie i rifiuti. “Settimana dopo settimana, siamo diventati in nove e abbiamo deciso di costituire l’associazione il 19 febbraio 2020”. E i risultati non sono mancati: “Abbiamo raccolto 52 tonnellate in 2.160 ore di lavoro”. Nel frattempo si sono aggiunti altri 31 volontari: “Li definisca però Volontari, con la v maiuscola”, chiede il 42enne presidente. “Ho visto alcuni di loro buttare via le pinzette e raccogliere con le mani per fare più in fretta”.
Il messaggio è arrivato anche al comune confinante: il 20 aprile scorso è nata l’associazione Puliamo Ferno. “Abbiamo collaborato un paio di volte anche perché è il paese da cui provengo”, spiega Minato. “Se tutti ci aiutassimo, sarebbe bellissimo: non ci divisioni di fronte a una piaga sociale come questa”. E la prima cooperazione è quella con il Comune: “Ci ha fornito un autocarro, anche se il carburante è a spese nostre per mia scelta”.
La lista civica che amministra ha anche installato alcune fototrappole per individuare chi abbandona i rifiuti. Il 42enne tecnico aeronautico a Leonardo Elicotteri è convinto che questi comportamenti siano causati da mancanza di rispetto verso il prossimo e da pigrizia: “È più facile buttare l’immondizia nel bosco che fare la raccolta differenziata”. Tuttavia, “il 60,70% della spazzatura raccolta risale agli anni passati. Ad esempio, ci siamo trovati di fronte ad un copertone al cui interno era cresciuta una pianta di 10-15 centimetri di diametro”.
Ma i maleducati ci sono ancora: “A settembre un signore ha aperto il bagagliaio ed ha iniziato a scaricare con nonchalance. Ma un passante in bicicletta lo ha visto”. Tornato sul posto, ha appeso un cartello sopra i rifiuti con il numero di targa e la scritta: “Sei un vuncione“, il termine dialettale per sporcaccione. La sensibilità dei cittadini sta infatti aumentando: “Ne siamo contenti perché il nostro scopo non è tanto far sapere quanto raccogliamo ma mostrare quanta fatica si fa a pulire”. Fatica cui si accompagnano però soddisfazioni: “Una signora anziana vuole offrirci una cena o un pranzo al ristorante e si sente in difficoltà perché siamo in tanti. Ma noi ci accontentiamo del caffè…”. Ognuno contribuisce per quello che può, insomma. E prende vita così una delle frasi più amate da Ripuliamo-Lo: “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.