È”Di politica non voglio parlare perché è un casino, mi sembra il gioco dell’oca, anzi la nostra politica è il gioco dell’oca”, ha esordito con queste parole Ornella Vanoni nel corso della puntata di “Otto e mezzo” in onda su La7 giovedì 22 aprile. La cantante milanese si lascia andare a un commento sul Presidente del Consiglio in carica: “Draghi è un uomo intelligente e preparato sicuramente ma ha a che fare con questo gioco dell’oca. È un casino”. E nel corso della puntata la Gruber avanza una richiesta musicale: “Lei ha cantato tante canzoni bellissime se dovessi chiederle una da dedicare a Draghi quale dedicherebbe al Presidente del Consiglio?”. La Vanoni non ha dubbi: “Domani è un altro giorno“. La dedica arriva tra gli applausi della padrona di casa e degli ospiti Andrea Scanzi e Alessandro Sallusti.
“Io non credo alle riaperture così veloci. Non avendo fatto i vaccini non credo sia la strada migliore. Se non fanno i vaccini a più gente possibile noi torniamo non rossi ma paonazzi. C’è gente che è alla canna del gas diciamoci la verità bisognerebbe tornare a lavorare ma c’è la vita di mezzo. Bisogna aprire con gradualità”, ha spiegato la Vanoni ricordando la sua esperienza con il Covid: “Io non sono stata così male, mi ha preso all’intestino. Ho avuto paura? No, ho vissuto la guerra, avevo paura delle bombe, ma sono coraggiosa. Non una paurosa”.
Un accenno al caso Ciro Grillo, accusato di stupro con altre persone, e al discusso filmato del leader del M5S: “Il video? Ho visto un uomo esasperato che pensa che cavalchino il caso di suo figlio perché suo figlio, è vero ma sono tutti e quattro colpevoli. Questi ragazzi fanno le ca**ate e poi si riprendono, hanno fatto ubriacare la ragazza. E se io ti mando giù mezza bottiglia di vodka tu sei accondiscendente per forza. Grillo ha sbagliato, fanno passare sempre le donne per colpevoli. E anche le donne molto spesso non sono dalla parte delle donne.”
Un rapporto con la politica legato a una figura: “Quando ero innamorata di Pietro Nenni mi sono occupata di politica, uomo affascinante, stupendo che giocava a bocce. Poi è arrivato Craxi e poi basta. Sono sempre socialista come idea”.
