Nata a Milano nel 1955, studiosa di politica internazionale, già direttrice generale delle attività internazionali di Aspen Institute Italia, direttrice dei Aspenia, rivista della medesima organizzazione, membro della commissione Trilaterale, della fondazione Italia-Usa, del comitato scientifico di Confindustria, editorialista di numerosi quotidiani. Consigliere per la politica estera di Massimo D’Alema e Giuliano Amato, poi sottosegretario agli Esteri nel governo guidato da Mario Monti, quindi viceministro quando a Palazzo Chigi c’era Enrico Letta, nel 2014 Dassù lascia la Farnesina ed entra nel cda di Leonardo, nominata dal governo di Matteo Renzi. Resta in carica fino al 2016, quando viene nominata nel consiglio di amministrazione (con incarico non esecutivo e da indipendente) della Trevi Finanziaria Industriale Spa, multinazionale dell’ingegneria e delle costruzioni con importanti commesse all’estero: tra i lavori più delicati quelli della messa in sicurezza della diga di Mosul. Un appalto valutato in circa 270 milioni di dollari.
Politica
Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
AVANTICapitoli
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1.Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
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2.PIER CARLO PADOAN
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3.MARCO MINNITI
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4.LAPO PISTELLI
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5.CLAUDIO DE VINCENTI
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6.ANGELINO ALFANO
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7.MICHELE POMPEO META
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8.FRANCESCO RUTELLI
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9.FEDERICA GUIDI
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10.MARTA DASSÙ
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11.DOMENICO SINISCALCO
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12.VITTORIO GRILLI
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13.GIANFRANCO DELL'ALBA
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14.FRANCO BASSANINI
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15.MAURIZIO MARTINA
MARTA DASSÙ - 10/15
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- 11:43 - Giovani ambasciatori Moige in Parlamento, dibattito su digitale e Ia
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - Trasformazione digitale, competenze digitali di base, prevenzione dei rischi informatici, intelligenza artificiale, contrasto al cyberbullismo: questi i principali temi trattati oggi nell'Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, dove oltre 250 studenti provenienti da tutta Italia hanno avuto l'opportunità di confrontarsi direttamente con istituzioni ed esperti. All’evento organizzato dal Moige – Movimento Italiano Genitori con il sostegno del Dipartimento per la trasformazione digitale, Enel Cuore Onlus e Google Italia, sono intervenuti: il segretario di Presidenza Giovanni Donzelli, le Parlamentari: Elena Bonetti, Lavinia Mennuni; Serafino Sorrenti, Dipartimento per la Trasformazione digitale, Antonio Affinita, Direttore generale Moige; Fabrizio Iaccarino, Responsabile Affari Istituzionali Enel e Consigliere di Enel Cuore; Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google Italia; Ivano Gabrielli, Direttore servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica; Raffaele Barberio, giornalista, Giuseppe Lavenia, Presidente Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo; Tonino Cantelmi, Presidente, Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale; Daniele Grassucci, Direttore e cofondatore di Skuola.net. A moderare il dibattito Alessandro Greco.
“Il contrasto a qualsiasi forma di abuso e violenza nel web è un’urgenza che interpella tutto il Paese. Sia il mondo istituzionale che quello educativo. Il web deve diventare un ambiente sicuro per i più giovani, ma anche in grado di accoglierne autenticamente il protagonismo. Per questo accanto a norme che tutelino i più giovani dobbiamo promuovere un percorso educativo e formativo che supporti sia le nuove generazioni che le famiglie e gli educatori. Solo nella piena consapevolezza e nella capacità di promuovere relazioni di rispetto potranno essere garantiti i diritti dei più piccoli” ha dichiarato Elena Bonetti già ministro della famiglia. “Come membro della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, ho avuto l’opportunità di approfondire le conseguenze che possono derivare da un uso improprio da parte dei giovanissimi, dei social media. Esperti neuroscienziati sono d’accordo nel dire che aree del cervello, fondamentali per l’apprendimento cognitivo, non si sviluppano pienamente se il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe invece vivere nel mondo reale. È un fenomeno da regolamentare. Per questo abbiamo presentato, insieme all’On. Marianna Madia, alla senatrice Simona Malpezzi e a numerosi altri parlamentari a livello bipartisan, un disegno di legge per una maggiore tutela dei minori nella dimensione digitale, che tra le altre misure, va ad alzare l’età minima di accesso ai social” ha dichiarato la Sen. Lavinia Mennuni.
"I giovani oggi vivono immersi nel digitale, un contesto ricco di opportunità ma anche di tante minacce, spesso ben nascoste. Rendere i ragazzi ed i genitori consapevoli dei rischi, insegnare loro a riconoscere i campanelli di allarme e promuovere un uso positivo del web è tra gli impegni che da tempo il Moige porta avanti. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige – Con ‘Educyber Generations’, grazie ai nostri Giovani ambasciatori questo processo avviene tra pari, e sappiamo che per un ragazzo sentire un monito da un compagno di classe o un amico ha un valore maggiore. La rete è un'importante risorsa educativa, ma non possiamo ignorare pericoli come il cyberbullismo, l'adescamento online e i contenuti inappropriati. La nostra missione è offrire gli strumenti necessari per un uso sano e responsabile del digitale, rafforzando la collaborazione tra scuole, famiglie e istituzioni".
I ragazzi, visibilmente emozionati, ma forti di mesi di studio, confronto sulla tematica, hanno presentato idee e proposte al Parlamento. Ogni intervento dei ragazzi ha poi ricevuto feedback e risposte da parte delle figure istituzionali competenti in materia, creando un dialogo costruttivo tra le nuove generazioni e i decisori politici. Gli studenti, con età tra 11 e 17 anni che sono intervenuti in aula provengono da istituti di vari indirizzi provenienti da tutta Italia, eccoli: Istituto Matilde di Canossa di Como (Lombardia); Istituto Comprensivo Cosola – Chivasso di Chivasso (Piemonte); Istituto Comprensivo "Cristoforo Colombo" di Venezia (Veneto); Liceo Scientifico Agnoletti di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino (Toscana); Istituto Comprensivo Alessandro Volta di Latina (Lazio); Istituto d'Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli” di Roma (Lazio); Istituto Comprensivo Anzio I di Anzio (Lazio); Istituto Comprensivo “Plinio il Vecchio” di Cisterna di Latina (Lazio); Scuola Secondaria di Primo Grado “Gabriele Rossetti” di Vasto (Abruzzo); Istituto Comprensivo Statale N.2 "Giovanni Paolo II" di Policoro (Basilicata); Liceo Giannone di Caserta (Campania); Scuola Secondaria di Primo Grado “Ettore Fieramosca” di Barletta (Puglia); Istituto Comprensivo Don Giulio Testa di Venafro (Molise); Istituto Comprensivo “Isidoro Gentili” di Paola (Calabria); Istituto Principessa Elena di Napoli di Palermo (Sicilia); Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea” di Villanova Monteleone e Olmedo (Sardegna).
L’evento rientra nel progetto “Educyber Generations”, che coinvolge una rete di 8.583 Giovani Ambasciatori in tutta Italia. Ragazzi scelti dai docenti per le loro particolari attitudini e sensibilità che sono stati formati sui temi del contrasto al cyber-bullismo e ai pericoli della rete per diventare punto di riferimento per gli altri studenti. I Giovani Ambasciatori hanno un duplice compito: svolgono attività di formazione nei confronti dei loro coetanei e sono a disposizione come sentinelle per contrastare episodi di bullismo e violenza all’interno degli Istituti di appartenenza. “Enel Cuore è insieme al Moige fin dalla nascita del progetto 'Giovani Ambasciatori', un’importante iniziativa a contrasto di fenomeni frequenti come bullismo e cyberbullismo che mettono a repentaglio il benessere fisico e mentale dei giovani. Per consentire ai ragazzi di ritrovare forza, e per non farli sentire soli, è fondamentale ascoltarli all’interno di spazi sicuri dove possono condividere con esperti e psicologi le loro fragilità; un impegno serio e di grande importanza che Enel Cuore supporta con la convinzione che solo facendo squadra è possibile tutelare in modo concreto le nuove generazioni.” - ha dichiarato Fabrizio Iaccarino, Responsabile Affari Istituzionali Italia di Enel e Consigliere di Enel Cuore. “Per bambini e ragazzi, navigare online puo’ essere un’esperienza gratificante e positiva se avviene all’interno di spazi piu’ sicuri e adatti a loro e con l’aiuto di genitori e educatori. Mentre Google continua a lavorare per sviluppare strumenti che rispettino le esigenze specifiche degli utenti piu’ giovani e vulnerabili - come Family Link o YouTube Kids - crediamo che progetti come Educyber Generation del Moige possano fare moltissimo per diffondere una cultura digitale positiva e la consapevolezza necessaria per trarre il meglio dalla tecnologia.” - ha dichiarato Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google Italia.
Secondo l’ultimo studio condotto dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha coinvolto 1.788 studenti delle scuole medie e superiori, circa un adolescente su 3 (35%) accetta le richieste di amicizia o contatto da parte di utenti sconosciuti online (nel 2022 era il 30%), e il 20% ammette di averli incontrati anche di persona. Un comportamento a rischio, decisamente sottovalutato dai minori. L’81% ammette che nel proprio smartphone ha in rubrica contatti di diverse persone che non ha incontrato personalmente, ma con le quali ha condiviso il proprio numero telefonico. Di loro, il 14% ha meno di 15 anni. In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali (9%, nel 2022 era il 7%, nel 2020 il 6%). Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni. Allarmante anche un altro dato che emerge da questa analisi: per oltre il 22% dei minori intervistati internet è l’unica fonte di informazione, mentre il 78% si rivolge anche ad altre fonti. Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita (+2%) rispetto all’anno precedente. Comportamenti incauti, ma anche forti responsabilità dei social, che portano a valutare in modo superficiale i rischi e che mettono in pericolo i nostri figli. Anche i dati relativi al cyberbullismo non sono migliorati: l’8% degli intervistati ammette di usare sempre o spesso foto o video per prendere in giro qualcuno, dato che registra un trend di crescita costante: nel 2022 era il 6%, nel 2019 il 5%. Il 17% lo fa raramente, ma ammette di averlo fatto almeno una volta, e Il 45% dei ragazzi ha detto apertamente di aver subito almeno una forma di prepotenza, nel 34% dei casi si è trattato di violenza verbale (come insulti e offese…). Inoltre, il 49% dei minori intervistati, naviga abitualmente senza filtro anti-porno. In generale, emerge che i minori parlano poco in famiglia della possibilità di adottare strumenti per una navigazione sicura, quasi la totalità degli intervistati, il 94%, non ne ha mai parlato con i genitori, o lo ha fatto raramente.
- 11:39 - Pmi: Mattarella, 'commercio motore civiltà europea e di identità italiana'
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Avvertiamo i timori che attraversano le nostre società e, talvolta, oscurano il futuro. Ma siamo consapevoli anche di realtà solide e confortanti. Il commercio, l’artigianato, l’imprenditoria che nasce e si sviluppa nelle piccole e medie dimensioni sono parte del tessuto vitale della comunità. Ossatura di valori e connessioni che caratterizza il nostro modello economico e sociale e che rende sicuro il nostro cammino, affrontando le nuove sfide". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea della Confesercenti.
"La qualità della vita di domani -ha aggiunto il Capo dello Stato- è in discussione, caratterizzato com’è questo periodo dalla sfrenata concentrazione delle ricchezze, che interferisce sulla struttura della società, sullo stesso accesso ai consumi. Ma non è affidata a scelte che siano per noi indisponibili. Il domani sarà plasmato anche da noi, anche dalle vostre attività, dalle interrelazioni che svilupperete con le istituzioni e con il resto della società. Il commercio è stato uno dei motori della civiltà europea. Lo è anche della cultura e dell’identità italiane, che cominciarono a maturare prima ancora di una piena coscienza nazionale".
- 11:37 - **Giustizia: Santalucia (Anm), 'Meno parliamo e meglio è? Nordio ci vuole ridurre in silenzio'**
Messina, 19 nov. (Adnkronos) - "Il giudice meno parla e meglio è? Credo che il ministro Nordio debba rivedere la sua riflessione su questo, con maggiore approfondimento. Richiamo alcune sentenze della Corte costituzionale che segnano un punto di non ritorno sulla legittimità dei magistrati che esercitano diritto di parola". Il Presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia replica così, a distanza, al ministro della giustizia Carlo Nordio, che ieri ha detto: "Il giudice meno parla e meglio è, deve apparire imparziale". "I magistrati appaiono imparziali - spiega Santalucia a margine di un convegno a Messina - ma partecipare a un convegno o esprimere un pensiero anche su un disegno di legge o sulle linee politiche del governo in materia di giustizia è un diritto dovere del magistrato".
"Credo che il governo debba condurre una riflessione su questo- aggiunge Santalucia - L'apparenza di imparzialità non può essere la chiave per chiedere ai magistrati di stare in silenzio e metterli in un angolo, estrometterli dalle questioni che si dibattono nella comunità dei giuristi". E dice: "Su cosa possiamo parlare? Il ministro deve rivedere la sua riflessione su questo con maggiore approfondimento. Richiamo alcune sentenze della Corte costituzionale che segnano un punto di non ritorno". "Sì deve apparire imparziale ma questo non significa che debba essere ridotto al silenzio- dice ancora Santalucia- I magistrati silenziosi erano una caratteristica del periodo precostizuonale. Dopo di che alcuni diritti fondamentali, come manifestare un pensiero o partecipare al dibattito pubblico è riconosciuto incontestabilmente anche dalla Corte costituzionale, ai magistrati. Si tratta solo di vedere come esercitare questo diritto, ed è stata la riflessione che abbiamo condotto al nostro congresso nazionale di Palermo. Il magistrato può e deve intervenire ma deve individuare gli spazi e i temi del suo intervento e con sobrietà. E affidandosi soprattutto ad argomentazioni di ciò che afferma, non affermazioni assertive. Quindi un uso moderato dei social, un uso saggio. Ma questo noi lo abbiamo già nel nostro patrimonio culturale. Quello del ministro Nordio è un passo in avanti, che segna due passi indietro rispetto alla storia democratica del nostro paese".
- 11:37 - Economia: Mattarella, 'squilibri non sono prezzi inevitabili per cambiamento, sarebbe resa'
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Viviamo un cambiamento d’epoca. Ne cogliamo le potenzialità straordinarie. Dalle innovazioni, in ogni campo, scaturiscono opportunità inedite per le persone, l’economia, le comunità. Al tempo stesso non sfuggono gli squilibri, i drammatici conflitti, i pericoli. Accondiscendere al pensiero che siano prezzi inevitabili da pagare per il cambiamento sarebbe già una resa. Non è questo ciò che ci indica la nostra Costituzione. Non sono queste le ragioni fondanti la Repubblica". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea della Confesercenti.
- 11:26 - Affinita (Moige): "Il web dev’essere a misura di minore"
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Oltre 250 ragazzi da tutta Italia hanno lavorato con i loro genitori e docenti per parlare dei rischi e delle opportunità dell'intelligenza artificiale, così come dei rischi e pericoli del cyberbullismo e del web. Quella della sostenibilità sociale dell'intelligenza artificiale è una grande sfida: siamo qui per parlarne con la politica, le istituzioni e la scuola".
Ha dichiarato il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita, a margine dell'evento 'Giovani ambasciatori in Parlamento', l'evento nella sala dei Gruppi della Camera dei Deputati dove studenti selezionati in tutta Italia hanno condiviso riflessioni su temi come i rischi informatici, il bullismo e il cyberbullismo. "Ci confrontiamo per trovare le migliori soluzioni affinché la tecnologia possa essere a misura di minore e di famiglia".
- 11:24 - Cyberbullismo, Ciulli (Google): "La sicurezza dei minori è la nostra priorità"
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "La sicurezza dei minori in rete è una priorità per Google. Da tempo abbiamo iniziato un'interlocuzione arricchente con Moige. Noi costruiamo piattaforme disegnate apposta per i minori e prive di rischi rispetto all'internet aperto."
Ha dichiarato Diego Ciulli, public policy manager di Google a margine dell'evento "Giovani ambasciatori in Parlamento", l'evento nella sala dei Gruppi della Camera dei Deputati dove studenti selezionati in tutta Italia hanno condiviso riflessioni su temi come i rischi informatici, il bullismo e il cyberbullismo. "Diamo strumenti ai genitori per controllare e guidare le presenza online dei propri figli, oltre a fare grandi campagne informative come quella di oggi con gli ambasciatori alla Camera dei Deputati per garantire ai ragazzi di vivere internet rimanendo al sicuro."
- 11:05 - Emofilia, a Milano incontro 'Let's Talk' su novità terapeutiche
Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) - Si è tenuto ieri a Milano, presso la sede di Sobi Italia, "Sobi Let’s Talk. Mont Blanc experience: to the next level", il quarto appuntamento del progetto "Let’s Talk", nato nell’ottobre scorso con l’obiettivo di approfondire argomenti di attualità e prospettive inesplorate in un contesto, per alcuni aspetti ancora poco conosciuto, come quello delle malattie rare. L'incontro è stato dedicato all'emofilia, una patologia rara della coagulazione, di origine genetica, che provoca emorragie, anche gravi, e microsanguinamenti a livello articolare. Questi eventi possono avere conseguenze significative sulla mobilità e sullo stato di salute complessivo dei pazienti. In Italia, secondo l'ultimo Rapporto Istisan dell'Istituto Superiore di Sanità, sono oltre 5.000 le persone affette da emofilia e più di 10.000 quelle con difetti della coagulazione.
Il talk - riporta una nota - ha offerto l'opportunità di approfondire l'evoluzione dei trattamenti, partendo dalle prime soluzioni, fino ad arrivare alle più recenti innovazioni terapeutiche. È stato anche un momento per guardare al futuro, esplorando le opportunità che ci attendono. Inoltre, è stata condivisa una storia personale ricca di spunti di riflessione, tanto simbolici quanto concreti. Negli ultimi anni, la gestione dell'emofilia ha subito una trasformazione significativa, grazie all'introduzione di terapie innovative, che consentono di personalizzare i trattamenti in base alle esigenze specifiche di ogni paziente. Non ci si limita più alla semplice prescrizione di farmaci, ma si adotta un approccio integrato, che include anche la prevenzione, la protezione e la promozione di attività fisiche appropriate. Inoltre, sono state sviluppate competenze multidisciplinari per ottimizzare la collaborazione tra specialisti, migliorando così la qualità delle cure e l'efficacia del trattamento.
"Oggi, grazie a strategie di prevenzione e protezione come la profilassi con fattori a emivita prolungata, il monitoraggio periodico della salute articolare e l'attività fisica regolare, è possibile gestire l'emofilia e ridurre significativamente il rischio di sanguinamenti, preservando, così, il benessere articolare e migliorando la qualità di vita - ha dichiarato Carina Fiocchi, Direttore Medico di Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro -. I dati mostrano che una profilassi regolare e personalizzata, che garantisca un adeguato livello di protezione, anche durante l'attività fisica, riduce i sanguinamenti e mantiene in buone condizioni il sistema muscolo-scheletrico. L'aderenza alla terapia è fondamentale, per proteggere la salute articolare in tutte le fasi della vita. Con le attuali opzioni terapeutiche e attraverso un approccio multidisciplinare e omnicomprensivo è possibile consentire alle persone con emofilia di vivere una vita piena, protetti e sicuri".
(segue)
Alla luce di queste considerazioni Sobi - riferisce la nota - in collaborazione con Save One Life Foundation, ha recentemente supportato un gruppo di persone con emofilia in un'emozionante e straordinaria avventura verso la cima del Monte Bianco, la vetta più alta delle Alpi, durante il mese di luglio 2024.
"In passato, ai pazienti con emofilia veniva consigliato dai medici di evitare sport, attività fisica e qualsiasi situazione potenzialmente rischiosa per evitare infortuni, sanguinamenti o danni alle articolazioni. Tuttavia, i progressi nella cura dell'emofilia hanno portato a importanti miglioramenti nelle opportunità di vita per chi convive con questa condizione. Grazie ai trattamenti profilattici, oggi i pazienti sono in grado di raggiungere e mantenere livelli di emostasi simili a quelli di una persona senza emofilia, un concetto noto come normalizzazione dell'emostasi - ha sottolineato Jason Donohue, Community Engagement Director – Emofilia - di Sobi Global -. Questo ha favorito un cambiamento di mentalità sia nei medici che nei pazienti, dove il dialogo si sposta dal rischio di praticare attività fisica, al rischio di non praticarla. Fare sport per una persona con emofilia non solo è possibile, ma è anche fortemente raccomandato per mantenere la salute generale".
"Per questo motivo, Sobi è orgogliosa di aver collaborato con Save One Life Foundation - conclude Jason Donohue - La scalata al Monte Bianco non è stata solo una sfida fisica, ma un vero e proprio simbolo di resilienza e determinazione. La nostra speranza è che questa esperienza possa ispirare tutte le persone con emofilia a compiere il loro prossimo passo, grande o piccolo che sia, spingendole a inseguire i propri sogni e obiettivi con coraggio e determinazione".
(segue)
Tra i partecipanti a questa straordinaria iniziativa c'era Roberto Centurame, persona con emofilia, che ha scelto di condividere la propria esperienza in occasione di "Sobi Let’s Talk. Mont Blanc experience: to the next level". "Questa esperienza di salita verso il Monte Bianco è stata unica, perché non era solo una sfida personale, ma un percorso condiviso – ha ricordato Centurame - Quando ci si trova in un gruppo, soprattutto in un contesto così impegnativo, la condivisione diventa fondamentale. Le tensioni salgono, certo, ma è proprio lì che la socializzazione e l'empatia tra di noi sono state il vero motore. Abbiamo imparato a sostenerci, a leggere i segnali degli altri, a rispettare i momenti di difficoltà".
Il "messaggio più importante che voglio trasmettere a chi ha l'emofilia, è che cercare di andare oltre i propri limiti può essere stimolante, ma bisogna avere anche la lucidità di fermarsi quando il corpo ci manda segnali chiari – continua Centurame - Non è necessario scalare il Monte Bianco per sentirsi realizzati; la vera sfida quotidiana per chi ha l’emofilia è alzarsi dalla poltrona, fare una passeggiata, mettersi in movimento. Ogni piccolo passo è una conquista". Il messaggio emerso dall'incontro di ieri è che, per favorire l'inclusione delle persone con emofilia, è fondamentale consentire loro di avere una vita sociale attiva. Per questo, l’attività fisica e lo sport hanno un ruolo fondamentale, a condizione che si abbia una protezione adeguata, e la consapevolezza dei propri limiti. Oggi - conclude la nota - grazie alle terapie più recenti, è possibile garantire livelli di protezione maggiori, favorendo progressivamente la normalizzazione dell’emostasi. Questo non solo aumenta la sicurezza dei pazienti, ma facilita la socializzazione e permette una vita pienamente attiva.