Nato a Calcinate nel 1978, già consigliere regionale in Lombardia, è sottosegretario alle Politiche agricole nel governo di Enrico Letta, poi promosso ministro con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Vicesegretario del Pd nel 2017, guida il partito da reggente nella complicata stagione successiva alle dimissioni di Renzi. Eletto alla Camera nel 2018, si dimette nel gennaio scorso per essere nominato vicedirettore generale aggiunto della Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite che si occupa di alimentazione e agricoltura.
Politica
Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
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1.Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
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2.PIER CARLO PADOAN
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3.MARCO MINNITI
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4.LAPO PISTELLI
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5.CLAUDIO DE VINCENTI
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15.MAURIZIO MARTINA
MAURIZIO MARTINA - 15/15
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- 11:39 - Pmi: Mattarella, 'commercio motore civiltà europea e di identità italiana'
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Avvertiamo i timori che attraversano le nostre società e, talvolta, oscurano il futuro. Ma siamo consapevoli anche di realtà solide e confortanti. Il commercio, l’artigianato, l’imprenditoria che nasce e si sviluppa nelle piccole e medie dimensioni sono parte del tessuto vitale della comunità. Ossatura di valori e connessioni che caratterizza il nostro modello economico e sociale e che rende sicuro il nostro cammino, affrontando le nuove sfide". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea della Confesercenti.
"La qualità della vita di domani -ha aggiunto il Capo dello Stato- è in discussione, caratterizzato com’è questo periodo dalla sfrenata concentrazione delle ricchezze, che interferisce sulla struttura della società, sullo stesso accesso ai consumi. Ma non è affidata a scelte che siano per noi indisponibili. Il domani sarà plasmato anche da noi, anche dalle vostre attività, dalle interrelazioni che svilupperete con le istituzioni e con il resto della società. Il commercio è stato uno dei motori della civiltà europea. Lo è anche della cultura e dell’identità italiane, che cominciarono a maturare prima ancora di una piena coscienza nazionale".
- 11:37 - **Giustizia: Santalucia (Anm), 'Meno parliamo e meglio è? Nordio ci vuole ridurre in silenzio'**
Messina, 19 nov. (Adnkronos) - "Il giudice meno parla e meglio è? Credo che il ministro Nordio debba rivedere la sua riflessione su questo, con maggiore approfondimento. Richiamo alcune sentenze della Corte costituzionale che segnano un punto di non ritorno sulla legittimità dei magistrati che esercitano diritto di parola". Il Presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia replica così, a distanza, al ministro della giustizia Carlo Nordio, che ieri ha detto: "Il giudice meno parla e meglio è, deve apparire imparziale". "I magistrati appaiono imparziali - spiega Santalucia a margine di un convegno a Messina - ma partecipare a un convegno o esprimere un pensiero anche su un disegno di legge o sulle linee politiche del governo in materia di giustizia è un diritto dovere del magistrato".
"Credo che il governo debba condurre una riflessione su questo- aggiunge Santalucia - L'apparenza di imparzialità non può essere la chiave per chiedere ai magistrati di stare in silenzio e metterli in un angolo, estrometterli dalle questioni che si dibattono nella comunità dei giuristi". E dice: "Su cosa possiamo parlare? Il ministro deve rivedere la sua riflessione su questo con maggiore approfondimento. Richiamo alcune sentenze della Corte costituzionale che segnano un punto di non ritorno". "Sì deve apparire imparziale ma questo non significa che debba essere ridotto al silenzio- dice ancora Santalucia- I magistrati silenziosi erano una caratteristica del periodo precostizuonale. Dopo di che alcuni diritti fondamentali, come manifestare un pensiero o partecipare al dibattito pubblico è riconosciuto incontestabilmente anche dalla Corte costituzionale, ai magistrati. Si tratta solo di vedere come esercitare questo diritto, ed è stata la riflessione che abbiamo condotto al nostro congresso nazionale di Palermo. Il magistrato può e deve intervenire ma deve individuare gli spazi e i temi del suo intervento e con sobrietà. E affidandosi soprattutto ad argomentazioni di ciò che afferma, non affermazioni assertive. Quindi un uso moderato dei social, un uso saggio. Ma questo noi lo abbiamo già nel nostro patrimonio culturale. Quello del ministro Nordio è un passo in avanti, che segna due passi indietro rispetto alla storia democratica del nostro paese".
- 11:37 - Economia: Mattarella, 'squilibri non sono prezzi inevitabili per cambiamento, sarebbe resa'
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Viviamo un cambiamento d’epoca. Ne cogliamo le potenzialità straordinarie. Dalle innovazioni, in ogni campo, scaturiscono opportunità inedite per le persone, l’economia, le comunità. Al tempo stesso non sfuggono gli squilibri, i drammatici conflitti, i pericoli. Accondiscendere al pensiero che siano prezzi inevitabili da pagare per il cambiamento sarebbe già una resa. Non è questo ciò che ci indica la nostra Costituzione. Non sono queste le ragioni fondanti la Repubblica". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea della Confesercenti.
- 11:26 - Affinita (Moige): "Il web dev’essere a misura di minore"
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Oltre 250 ragazzi da tutta Italia hanno lavorato con i loro genitori e docenti per parlare dei rischi e delle opportunità dell'intelligenza artificiale, così come dei rischi e pericoli del cyberbullismo e del web. Quella della sostenibilità sociale dell'intelligenza artificiale è una grande sfida: siamo qui per parlarne con la politica, le istituzioni e la scuola".
Ha dichiarato il Direttore Generale del Moige, Antonio Affinita, a margine dell'evento 'Giovani ambasciatori in Parlamento', l'evento nella sala dei Gruppi della Camera dei Deputati dove studenti selezionati in tutta Italia hanno condiviso riflessioni su temi come i rischi informatici, il bullismo e il cyberbullismo. "Ci confrontiamo per trovare le migliori soluzioni affinché la tecnologia possa essere a misura di minore e di famiglia".
- 11:24 - Cyberbullismo, Ciulli (Google): "La sicurezza dei minori è la nostra priorità"
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "La sicurezza dei minori in rete è una priorità per Google. Da tempo abbiamo iniziato un'interlocuzione arricchente con Moige. Noi costruiamo piattaforme disegnate apposta per i minori e prive di rischi rispetto all'internet aperto."
Ha dichiarato Diego Ciulli, public policy manager di Google a margine dell'evento "Giovani ambasciatori in Parlamento", l'evento nella sala dei Gruppi della Camera dei Deputati dove studenti selezionati in tutta Italia hanno condiviso riflessioni su temi come i rischi informatici, il bullismo e il cyberbullismo. "Diamo strumenti ai genitori per controllare e guidare le presenza online dei propri figli, oltre a fare grandi campagne informative come quella di oggi con gli ambasciatori alla Camera dei Deputati per garantire ai ragazzi di vivere internet rimanendo al sicuro."
- 11:05 - Emofilia, a Milano incontro 'Let's Talk' su novità terapeutiche
Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) - Si è tenuto ieri a Milano, presso la sede di Sobi Italia, "Sobi Let’s Talk. Mont Blanc experience: to the next level", il quarto appuntamento del progetto "Let’s Talk", nato nell’ottobre scorso con l’obiettivo di approfondire argomenti di attualità e prospettive inesplorate in un contesto, per alcuni aspetti ancora poco conosciuto, come quello delle malattie rare. L'incontro è stato dedicato all'emofilia, una patologia rara della coagulazione, di origine genetica, che provoca emorragie, anche gravi, e microsanguinamenti a livello articolare. Questi eventi possono avere conseguenze significative sulla mobilità e sullo stato di salute complessivo dei pazienti. In Italia, secondo l'ultimo Rapporto Istisan dell'Istituto Superiore di Sanità, sono oltre 5.000 le persone affette da emofilia e più di 10.000 quelle con difetti della coagulazione.
Il talk - riporta una nota - ha offerto l'opportunità di approfondire l'evoluzione dei trattamenti, partendo dalle prime soluzioni, fino ad arrivare alle più recenti innovazioni terapeutiche. È stato anche un momento per guardare al futuro, esplorando le opportunità che ci attendono. Inoltre, è stata condivisa una storia personale ricca di spunti di riflessione, tanto simbolici quanto concreti. Negli ultimi anni, la gestione dell'emofilia ha subito una trasformazione significativa, grazie all'introduzione di terapie innovative, che consentono di personalizzare i trattamenti in base alle esigenze specifiche di ogni paziente. Non ci si limita più alla semplice prescrizione di farmaci, ma si adotta un approccio integrato, che include anche la prevenzione, la protezione e la promozione di attività fisiche appropriate. Inoltre, sono state sviluppate competenze multidisciplinari per ottimizzare la collaborazione tra specialisti, migliorando così la qualità delle cure e l'efficacia del trattamento.
"Oggi, grazie a strategie di prevenzione e protezione come la profilassi con fattori a emivita prolungata, il monitoraggio periodico della salute articolare e l'attività fisica regolare, è possibile gestire l'emofilia e ridurre significativamente il rischio di sanguinamenti, preservando, così, il benessere articolare e migliorando la qualità di vita - ha dichiarato Carina Fiocchi, Direttore Medico di Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro -. I dati mostrano che una profilassi regolare e personalizzata, che garantisca un adeguato livello di protezione, anche durante l'attività fisica, riduce i sanguinamenti e mantiene in buone condizioni il sistema muscolo-scheletrico. L'aderenza alla terapia è fondamentale, per proteggere la salute articolare in tutte le fasi della vita. Con le attuali opzioni terapeutiche e attraverso un approccio multidisciplinare e omnicomprensivo è possibile consentire alle persone con emofilia di vivere una vita piena, protetti e sicuri".
(segue)
Alla luce di queste considerazioni Sobi - riferisce la nota - in collaborazione con Save One Life Foundation, ha recentemente supportato un gruppo di persone con emofilia in un'emozionante e straordinaria avventura verso la cima del Monte Bianco, la vetta più alta delle Alpi, durante il mese di luglio 2024.
"In passato, ai pazienti con emofilia veniva consigliato dai medici di evitare sport, attività fisica e qualsiasi situazione potenzialmente rischiosa per evitare infortuni, sanguinamenti o danni alle articolazioni. Tuttavia, i progressi nella cura dell'emofilia hanno portato a importanti miglioramenti nelle opportunità di vita per chi convive con questa condizione. Grazie ai trattamenti profilattici, oggi i pazienti sono in grado di raggiungere e mantenere livelli di emostasi simili a quelli di una persona senza emofilia, un concetto noto come normalizzazione dell'emostasi - ha sottolineato Jason Donohue, Community Engagement Director – Emofilia - di Sobi Global -. Questo ha favorito un cambiamento di mentalità sia nei medici che nei pazienti, dove il dialogo si sposta dal rischio di praticare attività fisica, al rischio di non praticarla. Fare sport per una persona con emofilia non solo è possibile, ma è anche fortemente raccomandato per mantenere la salute generale".
"Per questo motivo, Sobi è orgogliosa di aver collaborato con Save One Life Foundation - conclude Jason Donohue - La scalata al Monte Bianco non è stata solo una sfida fisica, ma un vero e proprio simbolo di resilienza e determinazione. La nostra speranza è che questa esperienza possa ispirare tutte le persone con emofilia a compiere il loro prossimo passo, grande o piccolo che sia, spingendole a inseguire i propri sogni e obiettivi con coraggio e determinazione".
(segue)
Tra i partecipanti a questa straordinaria iniziativa c'era Roberto Centurame, persona con emofilia, che ha scelto di condividere la propria esperienza in occasione di "Sobi Let’s Talk. Mont Blanc experience: to the next level". "Questa esperienza di salita verso il Monte Bianco è stata unica, perché non era solo una sfida personale, ma un percorso condiviso – ha ricordato Centurame - Quando ci si trova in un gruppo, soprattutto in un contesto così impegnativo, la condivisione diventa fondamentale. Le tensioni salgono, certo, ma è proprio lì che la socializzazione e l'empatia tra di noi sono state il vero motore. Abbiamo imparato a sostenerci, a leggere i segnali degli altri, a rispettare i momenti di difficoltà".
Il "messaggio più importante che voglio trasmettere a chi ha l'emofilia, è che cercare di andare oltre i propri limiti può essere stimolante, ma bisogna avere anche la lucidità di fermarsi quando il corpo ci manda segnali chiari – continua Centurame - Non è necessario scalare il Monte Bianco per sentirsi realizzati; la vera sfida quotidiana per chi ha l’emofilia è alzarsi dalla poltrona, fare una passeggiata, mettersi in movimento. Ogni piccolo passo è una conquista". Il messaggio emerso dall'incontro di ieri è che, per favorire l'inclusione delle persone con emofilia, è fondamentale consentire loro di avere una vita sociale attiva. Per questo, l’attività fisica e lo sport hanno un ruolo fondamentale, a condizione che si abbia una protezione adeguata, e la consapevolezza dei propri limiti. Oggi - conclude la nota - grazie alle terapie più recenti, è possibile garantire livelli di protezione maggiori, favorendo progressivamente la normalizzazione dell’emostasi. Questo non solo aumenta la sicurezza dei pazienti, ma facilita la socializzazione e permette una vita pienamente attiva.
- 10:41 - Ue: Prodi-Monti, 'voto su Ribera e Fitto non può essere regolamento conti'
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Abbiamo auspicato per anni che le scelte dell’Unione europea fossero animate dal dibattito tra le forze politiche, anche per accrescere nei cittadini la consapevolezza delle grandi poste in gioco. Quando è condotto con serietà e rigore, il voto del Parlamento europeo sui candidati commissari è una componente essenziale di questo processo democratico. Se però diventa un modo per scaricare sull’Europa regolamenti di conti tra partiti, perdono credibilità sia la politica sia l’Europa. In questo momento, con le enormi sfide che l’Unione europea deve fronteggiare ad Est e ad Ovest, confidiamo che, davanti a candidati qualificati come Teresa Ribera o Raffaele Fitto, non prevalgano le tensioni intestine, in particolare tra i gruppi considerati più europeisti quali i Popolari e i Socialisti". Lo affermano in una dichiarazione congiunta Romano Prodi e Mario Monti.
"Tali tensioni -sottolineano i due ex premier italiani- porterebbero a un grave conflitto tra Parlamento e Commissione, proprio i due fattori di spinta verso un’Europa più unita. Potrebbe addirittura derivarne la caduta della Commissione Von der Leyen 2, dopo una gestazione di cinque mesi e prima ancora della sua entrata in carica, proprio quando i cambiamenti nella politica americana ci obbligano a costruire un’Europa più forte e più coesa. Il mondo intero guarderebbe all’Europa con derisione".
"Auspichiamo -concludono Prodi e Monti- che in questo grave momento prevalga in tutti il senso di responsabilità".