Continuano le ricerche per individuare il sottomarino indonesiano, inabissatosi – pare – a 600-700 metri di profondità due giorni fa al largo di Bali con a bordo 53 persone. Le navi della Marina hanno individuato un oggetto non identificato ad alto magnetismo nell’area della scomparsa a una profondità di 50-100 metri, anche se ancora non è detto che appartenga al sommergibile. Ma a crescere nelle ultime ore sono anche le preoccupazioni per la scarsità di ossigeno a bordo, che secondo le autorità potrebbe esaurirsi nel giro di 24 ore.
Sembrano però remote le possibilità di riportare il mezzo in superficie nonostante le operazioni in corso da parte della Marina di Giacarta e l’offerta di aiuto internazionale, incluso da parte dell’esercito americano. E la profondità alla quale si troverebbe il sottomarino non lascia molte speranze: secondo la Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering della Corea del Sud, che ha effettuato la manutenzione del mezzo tra il 2009 e il 2012, il limite di tolleranza del sottomarino è di 200 metri, oltre i quali la struttura non è più in grado di reggere la pressione. Inoltre, ha osservato Frank Owen, segretario del Submarine Institute of Australia, è difficile che una squadra di soccorso possa operare a 700 metri di profondità, per di più in tempi stretti.
L’ossigeno all’interno del Kri Nanggala 402 di fabbricazione tedesca si esaurirà entro le 3 di mattina di sabato, ha avvertito l’ammiraglio Margono parlando con i giornalisti. Navi della marina, sottomarini e aerei stanno perlustrando la zona in cui il sottomarino è stato rilevato l’ultima volta. In arrivo anche una nave per studi idro-oceanografici dotata di capacità di rilevamento subacquei. Tra sabato e lunedì è previsto l’arrivo di unità da Singapore e dalla Malesia e hanno offerto aiuto anche Corea del Sud, Australia, Stati Uniti, Germania, Francia, Russia, India e Turchia. Ma potrebbe essere tardi.
Sulle cause dell’incidente per ora ci sono solo ipotesi. Per la Marina indonesiana, durante l’immersione potrebbe essersi verificato un guasto elettrico che ha fatto perdere il controllo del sottomarino e quindi reso impossibili le procedure di emergenza che avrebbero consentito il ritorno in superficie.
Un nuovo incubo, come quello del sottomarino nucleare russo Kursk che tenne il mondo con il fiato sospeso per giorni. Impegnato in un’esercitazione militare nel mare di Barents, affondò il 12 agosto 2000 a seguito dell’esplosione di due dei siluri con i quali era equipaggiato. Dopo giorni di inutili tentativi di recupero da parte russa, una spedizione mista britannico-norvegese riuscì a raggiungerlo il 21 agosto, ma i 118 membri dell’equipaggio erano tutti morti.
Mondo
Sottomarino scomparso a Bali: trovato oggetto non identificato. “Ossigeno in esaurimento tra 24 ore”
L’ossigeno all’interno del Kri Nanggala 402 di fabbricazione tedesca si esaurirà entro le 3 di mattina di sabato. Sulle cause dell’incidente per ora ci sono solo ipotesi. Inclusa quella di un guasto elettrico
Continuano le ricerche per individuare il sottomarino indonesiano, inabissatosi – pare – a 600-700 metri di profondità due giorni fa al largo di Bali con a bordo 53 persone. Le navi della Marina hanno individuato un oggetto non identificato ad alto magnetismo nell’area della scomparsa a una profondità di 50-100 metri, anche se ancora non è detto che appartenga al sommergibile. Ma a crescere nelle ultime ore sono anche le preoccupazioni per la scarsità di ossigeno a bordo, che secondo le autorità potrebbe esaurirsi nel giro di 24 ore.
Sembrano però remote le possibilità di riportare il mezzo in superficie nonostante le operazioni in corso da parte della Marina di Giacarta e l’offerta di aiuto internazionale, incluso da parte dell’esercito americano. E la profondità alla quale si troverebbe il sottomarino non lascia molte speranze: secondo la Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering della Corea del Sud, che ha effettuato la manutenzione del mezzo tra il 2009 e il 2012, il limite di tolleranza del sottomarino è di 200 metri, oltre i quali la struttura non è più in grado di reggere la pressione. Inoltre, ha osservato Frank Owen, segretario del Submarine Institute of Australia, è difficile che una squadra di soccorso possa operare a 700 metri di profondità, per di più in tempi stretti.
L’ossigeno all’interno del Kri Nanggala 402 di fabbricazione tedesca si esaurirà entro le 3 di mattina di sabato, ha avvertito l’ammiraglio Margono parlando con i giornalisti. Navi della marina, sottomarini e aerei stanno perlustrando la zona in cui il sottomarino è stato rilevato l’ultima volta. In arrivo anche una nave per studi idro-oceanografici dotata di capacità di rilevamento subacquei. Tra sabato e lunedì è previsto l’arrivo di unità da Singapore e dalla Malesia e hanno offerto aiuto anche Corea del Sud, Australia, Stati Uniti, Germania, Francia, Russia, India e Turchia. Ma potrebbe essere tardi.
Sulle cause dell’incidente per ora ci sono solo ipotesi. Per la Marina indonesiana, durante l’immersione potrebbe essersi verificato un guasto elettrico che ha fatto perdere il controllo del sottomarino e quindi reso impossibili le procedure di emergenza che avrebbero consentito il ritorno in superficie.
Un nuovo incubo, come quello del sottomarino nucleare russo Kursk che tenne il mondo con il fiato sospeso per giorni. Impegnato in un’esercitazione militare nel mare di Barents, affondò il 12 agosto 2000 a seguito dell’esplosione di due dei siluri con i quali era equipaggiato. Dopo giorni di inutili tentativi di recupero da parte russa, una spedizione mista britannico-norvegese riuscì a raggiungerlo il 21 agosto, ma i 118 membri dell’equipaggio erano tutti morti.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).