I cittadini della capitale armena di Yerevan si sono radunati al memoriale delle vittime del genocidio per celebrare il 106esimo anniversario dalla strage perpetrata dall’esercito ottomano durante la Prima guerra mondiale. Nelle ultime ore, si è parlato di un riconoscimento ufficiale di questo genocidio da parte del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Una mossa storica che rischia di acuire le tensioni tra Usa e Turchia, entrambi membri della Nato. Il governo di Yerevan, infatti, chiede un risarcimento finanziario ad Ankara e il ripristino dei diritti di proprietà per i discendenti di coloro che sono stati uccisi nei massacri del 1915-1918. La Turchia invece nega la natura genocida della strage, sostenendo che per i 500mila armeni deceduti ci sarebbero altrettanti turchi uccisi in conflitti civili quando gli armeni si ribellarono contro i loro governanti ottomani e si schierarono con l’invasione delle truppe russe.