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Indonesia, il sottomarino scomparso a Bali è ufficialmente affondato: recuperati detriti e oggetti che erano al suo interno

Il sottomarino scomparso al largo della costa di Bali con 53 persone a bordo è affondato. L'ufficialità è arrivata dopo che le navi impegnate nelle ricerche hanno recuperato dei detriti provenienti dal sommergibile, in particolare oggetti che stavano al suo interno. La notizia è stata annunciata dal portavoce della marina indonesiana, che ha parlato di danni irreparabili al sottomarino

Il sottomarino scomparso al largo della costa di Bali con 53 persone a bordo è affondato. L’ufficialità è arrivata dopo che le navi impegnate nelle ricerche hanno recuperato dei detriti provenienti dal sommergibile, in particolare oggetti che stavano al suo interno. La notizia è stata annunciata dal portavoce della marina indonesiana, che ha parlato di danni irreparabili al sottomarino: “Abbiamo scoperto detriti e oggetti che stavano al suo interno nell’area in cui si è immerso l’ultima volta”, ha detto Yudo Margono. “Con prove autentiche che si ritiene provengano dal KRI Nanggala, abbiamo cambiato lo status da scomparso a affondato“, ha detto ai giornalisti, aggiungendo che gli oggetti recuperati non possono provenire da un altro natante.

Il sommergibile aveva ossigeno sufficiente solo per tre giorni e le riserve si sarebbero esaurite stanotte, sempre che il sottomarino fosse rimasto intatto nel frattempo. Nonostante le speranze in un miracolo, una fuoriuscita di carburante individuata nel punto in cui si pensa che il natante si sia inabissato aveva subito fatto ipotizzare possibili danni al serbatoio, una circostanza che ha fatto subito temere il peggio. Un’altra ipotesi era quella che il sottomarino fosse finito schiacciato dalla pressione dell’acqua se fosse sceso a una profondità di 700 metri, ben al di sotto di quella per cui era stato costruito.

Il Kri Nanggala 402 era sparito dai radar il 21 mattina subito dopo aver chiesto il permesso di immergersi, per effettuare un’esercitazione. L’area, a largo dell’isola dell’arcipelago indonesiano dove si sono perse le tracce del sottomarino, è battuta per circa 10 miglia nautiche (una trentina di chilometri quadrati) da decine tra navi e mezzi aerei, anche con il sostegno di Australia e Stati Uniti, che hanno fornito sofisticate attrezzature di tracciamento. Tutto quello che è stato rilevato nei primi giorni di ricerche era un oggetto con un “forte campo magnetico” a una profondità compresa tra 50 e 100 metri. Poi, sabato mattina, è arrivata la tragica svolta.

La Marina indonesiana negli ultimi anni ha cercato di modernizzare le sue capacità di difesa, ma alcuni dei suoi mezzi sono vecchi e si sono verificati alcuni incidenti mortali. Nessuno, finora, in cui fosse rimasto coinvolto un sottomarino. Quanto al Kri Nangalla 402, era stato fabbricato in Germania ed era entrato a far parte della flotta indonesiana nel 1981. Sottoposto ad una revisione in Corea del Sud nel 2012, era considerato in buone condizioni.