La strada del nuovo Movimento 5 stelle targato Giuseppe Conte è tracciata. Dopo che ieri è scaduto l’ultimatum di Rousseau sul versamento di 450mila euro di arretrati da parte degli eletti e la decisione dell’associazione di tagliare i ponti con il Movimento, ora è l’ex premier a certificare definitivamente la rottura. Con un lungo post su Facebook, in cui non viene risparmiata qualche critica indiretta a Davide Casaleggio, il leader in pectore dei pentastellati si dice “dispiaciuto” del fatto che “le strade del Movimento 5 Stelle e di Rousseau si sono divise“. “Personalmente auspicavo che si potesse trovare il modo di continuare ad andare avanti insieme, con la volontà comune di collaborare, ma nel segno della massima trasparenza e con una più chiara e netta distinzione di ruoli“, si legge. “Questo era il vero tema in gioco, e nessuno può far finta di ridurlo a una mera partita contabile“. Conte contesta quindi la narrazione pubblica che si è fatta in queste settimane sulla diatriba tra l’associazione Rousseau e il Movimento: in ballo non ci sono solo le mancate restituzioni, ma la “direzione politica” dei 5 stelle. Che a suo parere deve essere nettamente distinta dalla “gestione tecnica” della piattaforma online. Solo in questo modo, scrive l’ex premier, cioè affidando l’indirizzo politico a “soggetti interni alla forza politica, eletti attraverso procedure democratiche chiare e trasparenti“, si potrà davvero “scongiurare il rischio di condizionamenti e di ingerenze esterne incompatibili con il principio democratico”.
Preso atto che con l’associazione guidata da Casaleggio non è stato possibile trovare un accordo, quindi, Conte chiede che sia completato un “passaggio fondamentale” prima di poter ultimare il processo di rifondazione del Movimento: “Il trasferimento dei dati degli iscritti da Rousseau”. A parere dell’avvocato, infatti, il M5s è “l’unico ed esclusivo titolare del trattamento di questi dati“. Per andare incontro alle richieste dell’associazione, che si è detta costretta a mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti a causa dell’ammanco da 450mila euro, Conte assicura che “il Movimento, da parte sua, si farà carico di eventuali debiti contratti da Rousseau per conto del Movimento. Quest’ultimo principio, peraltro, non è mai stato posto in discussione, perché i debiti non si discutono, si onorano“. Soltanto a quel punto – l’auspicio è che la partita si chiuda entro “pochi giorni” – “potremo dare il via al nuovo corso del Movimento”, aggiunge il leader, indicando una precisa tabella di marcia. “Conto di poter presentare all’Assemblea degli iscritti il nuovo Statuto e la Carta dei principi e dei valori all’inizio di maggio nel corso di un grande evento on-line, aperto e partecipato, e di procedere subito dopo alle votazioni dei nuovi documenti fondativi e dei nuovi organi, così da poter concentrare il nostro lavoro, con forza, sui problemi del Paese”.
Il post integrale di Conte – Ecco il testo integrale del messaggio pubblicato da Conte su Facebook: “Le strade del Movimento 5 Stelle e di Rousseau si sono divise. Questo mi dispiace, come immagino dispiaccia a tanti nella grande famiglia del Movimento. Personalmente auspicavo che si potesse trovare il modo di continuare ad andare avanti insieme, con la volontà comune di collaborare, ma nel segno della massima trasparenza e con una più chiara e netta distinzione di ruoli. Questo era il vero tema in gioco, e nessuno può far finta di ridurlo a una mera partita contabile, perché questo significherebbe ingannare se stessi prima ancora che tutti coloro che sono stati sin qui coinvolti nelle varie attività della ‘piattaforma‘”. L’ex premier continua scrivendo che “gli strumenti digitali applicati alla democrazia diretta hanno grandi potenzialità di sviluppo e offrono a una forza politica ampie ed efficaci forme di coinvolgimento e di partecipazione degli iscritti nei processi decisionali. Ma la tecnologia non è mai ‘neutra’: una forza politica che ha un ruolo di primo piano nello scenario della vita democratica del Paese, che è la più consistente in Parlamento e si assume la responsabilità di funzioni di governo, deve garantire ai propri iscritti e a tutti i cittadini che la ‘gestione tecnica‘ della piattaforma digitale e di tutti i servizi connessi sia assolutamente distinta dalla ‘direzione politica’. La gestione tecnica può essere tranquillamente affidata a soggetti esterni. Le funzioni di ‘direzione politica‘ devono necessariamente competere a soggetti interni alla forza politica, eletti attraverso procedure democratiche chiare e trasparenti, in modo da scongiurare il rischio di condizionamenti e di ingerenze esterne incompatibili con il principio democratico. Sono questi i presupposti indispensabili per ripartire con il piede giusto. Preso atto che questo non è stato possibile, bisogna ora guardare avanti”.
“Il percorso di rifondazione e rinnovamento del Movimento 5 Stelle, a cui sto lavorando da tempo, è stato completamente definito. Prima di presentare il nuovo Statuto e la Carta dei Principi e dei Valori, manca però un passaggio fondamentale: il trasferimento dei dati degli iscritti da Rousseau al Movimento 5 Stelle, che è l’unico ed esclusivo titolare del trattamento di questi dati. Ovviamente il Movimento, da parte sua, si farà carico di eventuali debiti contratti da Rousseau per conto del Movimento. Quest’ultimo principio, peraltro, non è mai stato posto in discussione, perché i debiti non si discutono, si onorano. Appena si concluderà questo passaggio potremo dare il via al nuovo corso del Movimento. Confido che tutto si svolga in pochi giorni. Conto di poter presentare all’Assemblea degli iscritti il nuovo Statuto e la Carta dei principi e dei valori all’inizio di maggio nel corso di un grande evento on-line, aperto e partecipato, e di procedere subito dopo alle votazioni dei nuovi documenti fondativi e dei nuovi organi, così da poter concentrare il nostro lavoro, con forza, sui problemi del Paese. Rifondare il Movimento 5 Stelle è una grande sfida che ci spinge a sognare in grande, a immaginare e a costruire insieme un nuovo MoVimento. Il Paese sta attraversando momenti di grande, grandissima difficoltà. Ci aspetta un intenso impegno. Lo faremo con l’entusiasmo di chi vuole servire il proprio Paese con ‘disciplina e onore‘. Non vedo l’ora di partire!”.