93 edizioni più il Covid e i film in streaming. Quella che andrà in onda questa sera sarà l’edizione della Notte degli Oscar più trasformata e anticonvenzionale della sua storia. Intanto per chi si volesse collegare in diretta per gli abbonati di Sky canale 303 (o in chiaro su TV8) da mezzanotte e quindici Francesco Castelnuovo, Denise Negri e Gianni Canova seguiranno cerimonia e premiazione che si svolgerà al Dolby Theatre di Los Angeles a partire dalle ore 17, orario della West Coast (ore 20 sulla East Coast). Cerimonia differente dal solito per diversi motivi. Intanto la serata è stata posticipata di due mesi per preventiva precauzione antiCovid19. Secondo, per l’edizione 2021 è stata fatta una deroga riguardo la distribuzione obbligatoria in sala per almeno sette giorni consecutivi dei film in nomination: l’uscita infatti è stata allargata a tutti i titoli presenti sulle piattaforme in streaming e il lasso di tempo della produzione è stato anticipato ad almeno mezzo anno precedente (Sound of metal, ad esempio, in gara anche come Miglior Film è del 2019).
Terzo, e non ultimo, anzi: i tre executives della serata, tra cui il regista Steven Soderbergh, hanno annunciato ma senza spiegazioni specifiche per mantenere la sorpresa dell’ultimo istante, che i luoghi in cui appariranno star e maestranze in nomination non sarà solo il palco centrale del Dolby Theatre, ma ci saranno anche, come scritto da People, “elementi aggiuntivi” che potremo vedere solo stasera. Altro dato che pareva non del tutto sicuro è la cerimonia in presenza. In pratica si è fatto di tutto, tra distanziamenti, test e protezioni individuali, per escludere il collegamento in streaming con i candidati agli Oscar. Anche su questo versante scopriremo tutto stasera. Di certo c’è il numero degli spettatori ammessi dentro al Dolby, ovvero 170, e che, come ha spiegato di recente la produzione: “Le mascherine svolgeranno un ruolo importante”.
Altro dato curioso è che non ci sarà un unico presentatore della serata, ma si alterneranno una ventina di star. Eccole: Riz Ahmed, Angela Bassett, Halle Berry, Bong Joon H, Don Cheadle, Bryan Cranston, Viola Davis, Laura Dern, Harrison Ford, Regina King, Marlee Matlin, Rita Moreno, Joaquin Phoenix, Brad Pitt, Reese Witherspoon, Steven Yeun, Renée Zellweger e Zendaya. Infine la lista dei candidati in base al numero delle nomination è questa: Mank di David Fincher con 10 nomination; seguono Judas and the black messiah, The Father, Il processo ai 7 di Chicago con 7; Minari, Sound of Metal e Nomadland con 6.
Tra gli italiani candidati quest’anno casella vuota tra i film stranieri ma tre nomination comunque parlano la nostra lingua: Laura Pausini candidato per il Miglior brano musicale – Io sì – tratto dal film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti; Massimo Cantini Parrini per il trucco nel Pinocchio di Garrone e sempre dal film sul burattino di Collodi nomination anche per Dalia Colli e Francesco Pegoretti (più Mark Coulier) per il make up.
Sul fronte pronostici sembra che Nomadland sia il favorito in ben tre categorie di peso: Miglior Film, Regia, Attrice Protagonista. Il compianto Chadwick Boseman, protagonista di Ma Rainey’s Black Bottom è il favorito tra gli Attori Protagonisti, mentre un altro attore afroamericano, Daniel Kaluuya, il Fred Hampton di Judah and the black messiah è in rampa di lancio come attore non protagonista. In linea generale, dicono i bookmakers, Netflix sarà la casa di produzione che raccoglierà più statuette nel computo generale. E anche qui scusateci, se in termini di radicali cambiamenti nella storia degli Oscar, è poco.