Un gruppo di criminali informatici chiamato REvil sta minacciando di divulgare diversi progetti trafugati a meno che non venga pagato un riscatto di 50 milioni di dollari entro il 27 aprile. La notizia è emersa poche ore dopo che Apple ha presentato il suo nuovo iMac completamente ridisegnato, i primi modelli di iPad Pro con chip M1 e altri nuovi articoli. Probabilmente non è solo una coincidenza, visto che in questo modo REvil può sfruttare tutta l’attenzione mediatica verso la compagnia di Cupertino. Sembra che il gruppo sia entrato in possesso dei progetti tramite Quanta Computer, uno dei più grandi produttori di notebook al mondo, che può contare tra i suoi clienti, oltre ad Apple, anche HP, IBM, Dell ed altri ancora.
Le informazioni rubate potrebbero essere limitate alla linea MacBook, includendo probabilmente gli ultimi modelli di MacBook Air e MacBook Pro e REvil ha già pubblicato alcuni dei dati in proprio possesso. 9to5Mac afferma di aver visto alcuni di questi documenti, che presumibilmente includono le specifiche tecniche dei prossimi MacBook Pro, evidenziando la presenza di alcune nuove funzionalità, tra cui una porta HDMI, un lettore di schede SD e un connettore MagSafe.
Il gruppo ha dato a Quanta Computer – o, presumibilmente, Apple – fino al 27 aprile per pagare un riscatto di 50 milioni di dollari in cambio dei dati rubati. Il riscatto raddoppierà dopo la scadenza del termine e non è chiaro quando i file potrebbero essere effettivamente diffusi in rete. Nessuno dei due importi sarebbe significativo per Quanta Computer o Apple. La prima ha registrato 709 milioni di dollari di utili annuali, secondo Fortune, mentre la capitalizzazione di mercato di Apple è ben oltre 2.200 miliardi. Il problema è che pagare un riscatto, o anche negoziare con un gruppo come REvil, può rendere un’azienda un obiettivo allettante per futuri attacchi.