Lo scontro politico sul coprifuoco agita la maggioranza e divide anche il centrodestra. Tutti guardano a come si comporterà la Lega domani (martedì), quando – presumibilmente nel pomeriggio – l’Aula della Camera voterà l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia che chiede lo stop alla misura anti-Covid. “E’ intollerabile fingersi all’opposizione”, ha attaccato Giuseppe Conte. “Come voterà Salvini?”, ha sottolineato Enrico Letta. Ma a chiedere una presa di posizione è anche la leader di FdI, Giorgia Meloni: “Spero che tutte le forze politiche votino il nostro odg che chiede l’abolizione del coprifuoco”, ha detto durante la fiaccolata di protesta organizzata dai suoi parlamentari davanti Palazzo Chigi. Il riferimento è chiaramente al centrodestra, in particolare alla Lega e a Matteo Salvini che nel frattempo ha lanciato la raccolta firme dal titolo #nocoprifuoco.
“Se mi aspetto che Salvini domani voterà l’odg di Fdi? Io non mi aspetto niente. Credo che sarebbe utile, siamo tutti d’accordo e il Parlamento è sovrano. Penso che, a maggior ragione da parte di chi all’interno del governo si batte contro il coprifuoco, avrebbe un senso votarlo”, ha sottolineato Meloni durante il flash mob. “La nostra è una manifestazione simbolica – ha aggiunto – Il coprifuoco è una misura irragionevole che devasta la nostra economia e incide sulla libertà dei cittadini. Non è più tollerabile continuare a limitare la libertà delle persone con atti del governo”, ha detto la leader di Fdi.
Meloni, forte dei sondaggi, mette la Lega di fronte all’assunzione di una responsabilità politica nella coalizione del centrodestra. Cosa che accadrà anche mercoledì, sulla mozione di sfiducia contro Speranza al Senato. Dall’altro c’è Salvini, che di abbandonare maggioranza e governo non ha alcuna intenzione. Sul coprifuoco si schiera con Maria Stella Gelmini (secondo la quale dovrebbe essere permesso di restare a cena fino alle 22) ma sull’odg di Fdi chiude: “Le mozioni prima le leggo, poi le commento, lasciano il tempo che trovano”. Poi ci sono Pd, M5s e Leu. Le parole di Letta prima e Conte poi, oltre a rappresentare una solida sponda per il ministro della Salute, suggellano l’asse, tutto anti-leghista, tra il Pd e il nuovo M5S di Conte. Il tam tam sul coprifuoco potrebbe durare fino a maggio inoltrato, quando – se i dati epidemiologici lo permetteranno – potrebbe essere dilazionato. Ma, domani, sull’odg le soprese sembrano impossibili. Oltre a Fdi solo Alternativa C’è potrebbe votarlo e non è nemmeno scontato.