La nuova HR-V sarà un’automobile fondamentale per il successo di Honda nel mercato europeo: la sport utility di taglia compatta verrà proposta esclusivamente con motorizzazione ibrida. Sotto al cofano, infatti, c’è un 4 cilindri da 1.5 litri di cubatura che è collegato a un generatore di elettricità e si connette alle ruote anteriori di trazione solo in determinate situazioni di marcia. Altrimenti a muovere l’automobile pensa un’unità elettrica da 131 CV di potenza e 253 Nm di coppia motrice. Il sistema è tecnicamente simile a quello visto sulle nuove Jazz e CR-V. Con la prima la HR-V condivide la particolarità tecnica del serbatoio benzina collocato sotto i sedili anteriori: ciò permette una migliore abitabilità; la batteria è invece posta sotto il vano bagagli. A proposito di bagagli, Honda conferma la presenza dei “Magic seats”, i sedili posteriori che si abbattono o si sollevano in verticale per poter alloggiare oggetti particolarmente ingombranti.

Lunga circa 4,35 metri, la HR-V presenta un design di rottura rispetto all’edizione precedente e promette più spazio all’interno, specie per chi siede dietro, a cui sono riservati 35 mm extra per le gambe rispetto al modello attualmente in vendita. In plancia spiccano il sistema multimediale con schermo da 9”, dotato di Android Auto e Apple CarPlay, e la strumentazione digitale da 7”. Curato il corredo di sicurezza, che include frenata automatica d’emergenza, cruise control adattivo e monitoraggio dell’angolo cieco e del traffico in retromarcia; più fuoristradistica la funzione “Hill Descent Control”, che consente all’auto di avanzare a bassa velocità sui fondi a bassa aderenza, sia in salita che in discesa. L’esordio nelle concessionarie è programmato per fine 2021, a prezzi ancora da definire: la HR-V attualmente a listino, a titolo di riferimento, ha un prezzo a partire da 25 mila euro.

E se quella ibrida è la tecnologia su cui puntare oggi, per il futuro Honda ambisce a mandare in pensione i motori termici. Infatti, il costruttore fa sapere che entro il 2040 produrrà solo auto elettriche e alimentate a idrogeno: è questo l’ambizioso obiettivo di Honda, illustrato dal nuovo Ceo Toshihiro Mibe, che ha pure annunciato la volontà di rendere la sua azienda carbon neutral entro il 2050, stesso anno in cui le vetture della marca saranno costruite con materiali 100% riciclabili. Per raggiungere questi target il costruttore nipponico è pronto a mettere sul tavolo 46 miliardi di dollari nei prossimi sei anni.

E già entro il 2030 Honda ambisce a totalizzare un 40% delle vendite con veicoli elettrici – per i quali sarà realizzata una piattaforma dedicata, denominata “e:Architecture” – e a idrogeno, mentre dalla seconda metà di questa decade potrebbero esordire i modelli alimentati con batterie allo stato solido, che promettono lunghe autonomie e tempi di ricarica contenuti. In Nord America il piano di elettrificazione coinvolgerà la General Motors, che fornirà ai giapponesi la sua nuova piattaforma con accumulatori di nuova generazione: quest’ultima farà da base per lo sviluppo di due modelli alla spina di grandi dimensioni, attesi sul mercato per il 2024.

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