L’Oscar dedicato alla figlia morta. Il regista danese Thomas Vinterberg ha vinto l’Oscar come Miglior film Straniero per il suo Another Round e subito il discorso di ringraziamento si è focalizzato sul grave lutto accadutogli due anni fa. Quando la figlia Ida, 19enne, morì in un incidente stradale, quattro giorni dopo l’inizio delle riprese del film. “Aveva letto la sceneggiatura e ne era entusiasta. Ida doveva essere qui e se qualcuno ci crede vi dico che lei è qui con noi. Se osservate con attenzione la vedrete applaudire e tifare per noi”, ha spiegato commosso Vinterberg dal palco della Union Station di Los Angeles.
“Abbiamo finito per fare questo film per lei. Quindi Ida, questo è un miracolo che è appena accaduto e tu sei parte di questo miracolo. Forse da qualche parte hai tirato i fili affinché accadesse”. Vinterberg in precedenza aveva dichiarato alla CNN che lavorare al film lo avesse aiutato a superare il dolore per la morte della figlia. “Prima della sua morte avevo l’ambizione di fare un film che affermasse la vita; così questo scopo è diventato una necessità per ostacolare la caduta libera. Con Another Round ho voluto celebrare la vita che perdiamo così facilmente”.
Another Round è il terzo film danese a vincere l’Oscar come film straniero. In precedenza hanno vinto Il pranzo di Babette (1988), Pelle alla conquista del mondo (1989) e In un mondo migliore (2010). Vinterberg è al suo undicesimo film. Regista dell’acclamato e criticato Festen (1996), fondò assieme a Lars Von Trier il manifesto programmatico sul fare cinema “Dogma 95”, poi presto abbandonato. Vinterberg ha 51 anni ed è stato sposato con Maria Walborn – madre di Ida – dal 1990 al 2007, poi dal 2010 con Helene Reingaard Neumann.