Il motivo della richiesta è che, secondo gli accertamenti, il conducente del tir contro cui andò a scontrarsi il campione di handbike non stava andando ad alta velocità bensì con andatura moderata, e cercò di reagire per impedire l'incidente
Dopo 10 mesi dall’incidente di Pienza in cui è rimasto coinvolto il campione del paraciclismo Alex Zanardi, la procura di Siena ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di lesioni colpose nei confronti di Marco Ciacci, l’autista del camion. Il motivo della richiesta è che, secondo gli accertamenti, il conducente del tir contro cui andò a scontrarsi il campione di handbike non stava andando ad alta velocità bensì con andatura moderata, e cercò di reagire per impedire l’incidente.
La richiesta di archiviazione non è stata accolta con favore dalla famiglia dell’atleta paralimpico, che si è opposta evidenziando che il superamento del tir della linea di mezzeria sia un elemento non secondario. La manovra in questione avrebbe infatti compromesso la mobilità di Zanardi che, visto l’autocarro oltre la corsia di competenza, ha sterzato a destra perdendo il controllo della sua handbike.
In aiuto di Marco Ciacci è arrivata la conclusione dell’indagine sul nesso tra la condotta dell’autista e le dinamiche dell’incidente. Il rapporto spiega che non solo l’autocarro non andava a forte velocità ma ben al di sotto dei limiti consentiti su quel tratto stradale, ma ha anche sterzato verso la parte esterna della corsia cercando in ogni modo di evitare la collisione nella quale Zanardi è rimasto gravemente ferito. Attualmente il campione di handbike è ancora ricoverato in ospedale.