L’Organizzazione mondiale della Sanità osserva con grande preoccupazione l’evolversi della pandemia in India, definita “più che straziante” dopo l’aumento di casi e vittime da Covid-19 in corrispondenza della diffusione di una nuova variante e della crisi del sistema sanitario, arrivato al collasso in molti Stati. Intanto nelle ultime 24 ore i numeri ufficiali – comunque sottostimati rispetto alla situazione reale – segnano 323.144 nuove infezioni, che porta il totale a oltre 17,6 milioni dall’inizio della pandemia, Paese secondo soltanto agli Stati Uniti. Guardando invece ai decessi, sono 2.771 quelli registrati nell’ultima giornata, il che significa che muoiono circa 115 indiani ogni ora. Le ultime morti registrate portano il totale nel Paese a 197.894, dietro a Usa, Brasile e Messico.
Una situazione drammatica che ha spinto molti Paesi a donare materiale sanitario al Paese, dove l’accesso al mercato nero di bombole di ossigeno e remdesivir spesso rappresenta l’unica alternativa per provare a sopravvivere. Dal Regno Unito sono arrivati 100 ventilatori e 95 macchine respiratorie, e in settimana sono attesi altri nove container di equipaggiamenti con altri 495 concentratori di ossigeno, 120 ventilatori non invasivi e 20 ventilatori manuali. La Francia invece spedirà un carico di macchine per la respirazione, equipaggiamenti per le terapie intensive e generatori di ossigeno. La Casa Bianca si sta muovendo inoltre per condividere materiali per la produzione dei vaccini ed è al lavoro anche per soddisfare altre richieste. Anche altri Paesi, come Germania, Israele e Pakistan, hanno promesso aiuti medici.
L’offerta d’aiuto da parte degli Stati Uniti – Il primo ministro indiano Narendra Modi ha sentito telefonicamente Biden, al quale ha espresso “sincero apprezzamento per l’offerta di assistenza e sostegno da parte del governo degli Stati Uniti d’America”. A quanto fa sapere una nota del governo indiano, “i due leader hanno discusso della situazione del Covid-19 nei rispettivi paesi e degli sforzi in corso in India per contenere la seconda ondata”. Biden “ha espresso solidarietà” al paese asiatico, affermando che gli Stati Uniti “sono determinati” a sostenerne gli sforzi. Modi “ha sottolineato la necessità di garantire catene di approvvigionamento fluide e aperte di materie prime e input necessari per la produzione di vaccini, medicinali e terapie“. Entrambi i leader “hanno sottolineato il potenziale della partnership India-Usa nello sviluppo e nella fornitura di vaccini per affrontare la pandemia” e si sono impegnati a “mantenere uno stretto coordinamento e cooperazione nei loro sforzi in questo campo”. Modi ha anche informato Biden dell’iniziativa dell’India presso il Wto per un allentamento delle norme dell’accordo ‘Trips’ per garantire un accesso rapido ed economico a vaccini e medicinali per i paesi in via di sviluppo. “I due leader – conclude la nota – hanno deciso di rimanere in contatto regolare”.