Il medico accusato di dissuadere i pazienti dal farsi somministrare il composto anti-Covid non potrà più avere contatti col pubblico al centro vaccinale di Cremona. Almeno per ora: per lui solo lavoro d’ufficio nella sede centrale del centro vaccini cittadino e non più all’hub allestito nel quartiere fieristico dove avvengono le inoculazioni. La decisione presa oggi da parte della locale azienda sanitaria è la conseguenza di numerosi esposti arrivati all’Ordine dei medici a carico del dottor Francesco Berti, cardiologo e medico dello sport. “In relazione ai presunti comportamenti contrari alla deontologia e in seguito alle segnalazioni degli utenti, pervenute all’ufficio relazioni col pubblico – recita una nota dell’Asst di Cremona – la direzione strategica ha avviato una verifica interna. Da lunedì 26 aprile il dottor Berti svolge attività di ufficio”. Sono otto, in tutto, le segnalazioni giunte all’Ordine, compresa quella formulata dalla madre di una ragazza minorenne, paziente oncologica, alla quale il medico accusato di essere no vax avrebbe consigliato ulteriori accertamenti prima dell’inoculazione della dose. Ed è da qui che parte tutta la vicenda. Il dottor Berti però si difende: “Sono stato vaccinato mesi fa, ho pure fatto il Covid due volte e so quanto è pericoloso”.
Nella sua testimonianza, riportata dal quotidiano La Provincia di Cremona, la giovane accusa anche il medico di aver fatto riferimento al numero di Satana, il 666 dell’Apocalisse. Il dottor Berti, papà oncologo e zio chirurgo, sull’online CremonaOggi si è difeso così: “I pazienti arrivano col terrore mediatico di AstraZeneca. Allora per sdrammatizzare e cercare di tranquillizzarli dico: guardi se lei ascolta i complottisti, AstraZeneca fa venire la trombosi, Pfizer è marchiato 666 e lo Sputnik è buono perché fatto con la vodka. Tuttavia la prova del nove è che in tre mesi di servizio ho visto 2500 pazienti e ho fatto tutti idonei”. Lui stesso però su Facebook scrive frasi come “Vakkino russo… il nome Sputnik… tributo al 666 (solo per intenditori)” e ha condiviso un post che dice “per favore non chiamatela scienza, ma circonvenzione di incapaci”.
Il medico cremonese è “un uomo distrutto, coinvolto in un equivoco che lo ha messo alla berlina additandolo come medico no vax – spiega a ilfattoquotidiano.it il suo legale, l’avvocato Vito Alberto Spampinato del foro di Milano – Il mio assistito ha sempre consigliato un uso corretto della vaccinazione. Non ha mai fatto una anamnesi negativa per la non predisposizione alla vaccinazione. L’allontanamento dall’hub, decisa perché la sua presenza lì è sconveniente per l’azienda sanitaria – conclude il legale – è una beffa ulteriore dopo tutta la vicenda che lo ha visto suo malgrado protagonista. Il dottor Berti è un medico molto conosciuto. Tutelerà la propria immagine nelle sedi opportune”. Intanto sarà convocato dall’Ordine dei medici, che ha aperto un fascicolo: se i fatti saranno confermati, sostiene il presidente Gianfranco Lima, c’è il rischio della radiazione.