Il nuovo M5s dovrebbe lanciare un vero e proprio processo di liberazione
Il nuovo Movimento 5 Stelle deve lanciare un modello eco-sociale che diventi un manuale di sopravvivenza della specie umana e della costruzione del vero benessere di ogni individuo su questo pianeta. Deve esserlo per noi, così come per i nostri fratelli minori, figli, amici. Un processo di liberazione non solo dai poteri forti, ma anche da quella produzione e quel consumo che stanno logorando la terra che abbiamo sotto i piedi, l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo. Inesorabilmente.
Intraprendere questa rotta non è più solo una esigenza di scelta politica ma diventa una ineluttabile esigenza scientifica, delle leggi della fisica, della biologia, di tutte le scienze umanistiche e scientifiche che ci dicono ogni giorno che il nostro modello sociale ed economico fa acqua da tutte le parti, producendo crisi climatiche, crisi pandemiche nutrite dalle disuguaglianze e che può portare al collasso della società umana e del suo habitat così come lo conosciamo entro il 2050, data stabilita da tutti gli obiettivi europei e internazionali (Sustainable Development Goals, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, European Green Deal).
Di quale società allora abbiamo bisogno, quale sguardo deve alzarsi, quali paesaggi sociali deve agognare una intera comunità globale che è fatta di migliaia di ecosistemi locali, ma tutti uniti da un destino planetario? Quello che è certo è che le trasformazioni devono seguire un metodo rivoluzionario perché non abbiamo più tempo. Abbiamo, invece, dati ed analisi calcolati ogni anno da scienziati e istituti internazionali su ogni fattore ambientale, sociale ed economico.
In Italia l’Istat calcola il Bes – Benessere Equo e Sostenibile – e ci mostra già oggi una mappa dell’Italia dove esistono ecosistemi ricchi di benessere, ecosistemi equilibrati e sostenibili ed altri totalmente deprivati di benessere, con vivibilità insostenibile e ricchi di disuguaglianze. Possiamo vedere dove agire, dove sono i deserti sociali italiani che fanno più male, in quale realtà la natura è devastata, dove i cittadini sono privi di spazi naturali, di biodiversità e di spazi culturali perché murati nel cemento. È tutto cartografato e geolocalizzato in forma digitale.
Il metodo rivoluzionario richiede un detonatore di liberazione delle persone. Negli spazi delle disuguaglianze e della devastazione deve diventare protagonista un esercito di cittadini liberati dal legame tra reddito e lavoro per creare il legame reddito-vita, il legame reddito-natura, il legame reddito-società, il legame reddito-conoscenza. Lo si fa con il reddito universale capace di coesistere e integrare i redditi saltuari, precari e part time, con il servizio civile universale, e con una rivoluzione nelle scuole e nelle università. L’intero segmento dell’educazione, della formazione e dell’istruzione, i percettori del reddito universale e le generazioni coinvolte nel servizio civile possono occuparsi di straordinari progetti nazionali di riparazione e di rigenerazione, basandosi sui dati scientifici, sul coworking tra professionisti, sulla cooprogettazione di reti sociali, sulla connessione e rigenerazione di spazi naturali e sull’impegno sociale.
Un grande progetto di cura della natura e dell’umanità violentata, partendo dai quartieri di ogni città e le contrade di ogni comune. Un grande progetto per riparare i danni delle precedenti generazioni e riprogettare il futuro sostenibile. Una rivoluzione che attinge agli strumenti della conoscenza e dell’apprendimento dei problemi complessi che ci circondano, in linea con quanto auspicato dal “Pensiero complesso” di Edgar Morin.
Se oggi vige il primato delle regole economiche che deformano la vita sociale, che a sua volta annienta il nostro habitat, essenziale è ora ribaltare le sfere di influenze secondo il “Russian doll model” di Roger Levett del 1998, declinando tutto in cerchi di benessere: benessere ambientale, che include il benessere sociale, che include quello economico. È l’unica nostra strada di sopravvivenza e anche l’unica strada per un benessere sostenibile.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
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Luigi Gallo
Politico, ex deputato M5S
Politica - 27 Aprile 2021
Il nuovo M5s dovrebbe lanciare un vero e proprio processo di liberazione
Il nuovo Movimento 5 Stelle deve lanciare un modello eco-sociale che diventi un manuale di sopravvivenza della specie umana e della costruzione del vero benessere di ogni individuo su questo pianeta. Deve esserlo per noi, così come per i nostri fratelli minori, figli, amici. Un processo di liberazione non solo dai poteri forti, ma anche da quella produzione e quel consumo che stanno logorando la terra che abbiamo sotto i piedi, l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo. Inesorabilmente.
Intraprendere questa rotta non è più solo una esigenza di scelta politica ma diventa una ineluttabile esigenza scientifica, delle leggi della fisica, della biologia, di tutte le scienze umanistiche e scientifiche che ci dicono ogni giorno che il nostro modello sociale ed economico fa acqua da tutte le parti, producendo crisi climatiche, crisi pandemiche nutrite dalle disuguaglianze e che può portare al collasso della società umana e del suo habitat così come lo conosciamo entro il 2050, data stabilita da tutti gli obiettivi europei e internazionali (Sustainable Development Goals, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, European Green Deal).
Di quale società allora abbiamo bisogno, quale sguardo deve alzarsi, quali paesaggi sociali deve agognare una intera comunità globale che è fatta di migliaia di ecosistemi locali, ma tutti uniti da un destino planetario? Quello che è certo è che le trasformazioni devono seguire un metodo rivoluzionario perché non abbiamo più tempo. Abbiamo, invece, dati ed analisi calcolati ogni anno da scienziati e istituti internazionali su ogni fattore ambientale, sociale ed economico.
In Italia l’Istat calcola il Bes – Benessere Equo e Sostenibile – e ci mostra già oggi una mappa dell’Italia dove esistono ecosistemi ricchi di benessere, ecosistemi equilibrati e sostenibili ed altri totalmente deprivati di benessere, con vivibilità insostenibile e ricchi di disuguaglianze. Possiamo vedere dove agire, dove sono i deserti sociali italiani che fanno più male, in quale realtà la natura è devastata, dove i cittadini sono privi di spazi naturali, di biodiversità e di spazi culturali perché murati nel cemento. È tutto cartografato e geolocalizzato in forma digitale.
Il metodo rivoluzionario richiede un detonatore di liberazione delle persone. Negli spazi delle disuguaglianze e della devastazione deve diventare protagonista un esercito di cittadini liberati dal legame tra reddito e lavoro per creare il legame reddito-vita, il legame reddito-natura, il legame reddito-società, il legame reddito-conoscenza. Lo si fa con il reddito universale capace di coesistere e integrare i redditi saltuari, precari e part time, con il servizio civile universale, e con una rivoluzione nelle scuole e nelle università. L’intero segmento dell’educazione, della formazione e dell’istruzione, i percettori del reddito universale e le generazioni coinvolte nel servizio civile possono occuparsi di straordinari progetti nazionali di riparazione e di rigenerazione, basandosi sui dati scientifici, sul coworking tra professionisti, sulla cooprogettazione di reti sociali, sulla connessione e rigenerazione di spazi naturali e sull’impegno sociale.
Un grande progetto di cura della natura e dell’umanità violentata, partendo dai quartieri di ogni città e le contrade di ogni comune. Un grande progetto per riparare i danni delle precedenti generazioni e riprogettare il futuro sostenibile. Una rivoluzione che attinge agli strumenti della conoscenza e dell’apprendimento dei problemi complessi che ci circondano, in linea con quanto auspicato dal “Pensiero complesso” di Edgar Morin.
Se oggi vige il primato delle regole economiche che deformano la vita sociale, che a sua volta annienta il nostro habitat, essenziale è ora ribaltare le sfere di influenze secondo il “Russian doll model” di Roger Levett del 1998, declinando tutto in cerchi di benessere: benessere ambientale, che include il benessere sociale, che include quello economico. È l’unica nostra strada di sopravvivenza e anche l’unica strada per un benessere sostenibile.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.