Siamo abituati a sentire storie di miner di criptovalute che si lanciano come rapaci sul mercato delle schede grafiche, per poter trarre un cospicuo guadagno da quelle che sono vere e proprie “mining farm”. Niente più che agglomerati di schede video che lavorano in parallelo per risolvere algoritmi e ottenere criptovalute come ricompensa per il lavoro svolto. Storia vecchia, vista e rivista più volte e che sembra aver intaccato in modo decisamente non trascurabile il mercato delle GPU.

Ma evidentemente tutto ciò non basta, e i miner hanno deciso di spingersi oltre: pare infatti che l’interesse si stia spostando dalle schede video agli HDD / SSD, che avranno come scopo quello di minare la nuova criptovaluta Chia. Il trading della moneta non è ancora stato reso disponibile (si potrà iniziare dal 3 maggio), ma le aziende produttrici di dispositivi di storage come Seagate hanno già evidenziato un forte aumento della domanda di dischi rigidi in relazione al mining di questa nuova criptovaluta. Alcuni rivenditori starebbero addirittura accumulando i dispositivi per far salire ulteriormente il prezzo.

Ciò che risulta da alcune ricerche effettuate nello Zhongguancun (spesso rinominata come la “Silicon Villey Cinese”) è che le fonti del canale di distribuzione siano le aziende manifatturiere, che passando per un agente e un distributore, giungono infine al rivenditore. Non sembra esserci (per il momento) una carenza di dischi rigidi, sebbene alcune fonti dichiarino che Seagate e Western Digital si limitano a non spedire gli ordini, mentre altre affermano che durante un meeting, Western Digital ha dichiarato apertamente di essere impossibilitata a spedire tutti gli ordini pendenti al momento, e di trovarsi, di conseguenza, costretta a dover ritirare un sacco di prodotti dal mercato.

Come sempre, c’è stato anche chi è partito avvantaggiato, essendo a conoscenza dell’aumento di prezzo già da qualche mese, e non è rimasto certamente con le mani in mano: un rivenditore ha dichiarato di aver guadagnato 3 milioni di Yuan (più o meno 382.000€) in un giorno grazie all’aumento dei prezzi (informazione da prendere ovviamente con le pinze).

Se avete intenzione di dedicarvi al mining di Chia senza troppo impegno, dovrebbero essere sufficienti dei dischi rigidi da 4TB. Per chi volesse dedicarci un po’ più tempo e risorse, è bene sapere che i modelli da 6TB in poi sono già sold out sugli store cinesi come JD.com e Taobao. Gli incrementi dovrebbero andare dal 30 a quasi il 70%.

Non essendo ancora disponibile per le transazioni, non conosciamo ancora il vero valore di un singolo Chia (XCH). Tutto ciò che sappiamo è che rappresenta un investimento ad alto rischio e ad alta ricompensa per gli “early birds” che hanno deciso di spendere i loro soldi per costruire le loro prime mining farm dedicate a Chia.

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