"Consiglio di osservare il nostro satellite al crepuscolo, perché è molto suggestiva la visione della Luna piena che sorge al calar del Sole, in direzione opposta alla nostra stella", spiega all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project
È il giorno della prima Superluna del 2021. Oggi, martedì 27 aprile, la posizione della Luna piena coincide con l’approssimarsi del nostro satellite alla minima distanza dalla Terra, il cosiddetto perigeo, previsto alle 17:25. La Luna piena, più vicina alla Terra, apparirà leggermente più grande, con una differenza di dimensioni all’incirca del 7%, spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). E sarà una luna “rosa”, dal nome del fiore di campo ‘Phlox subulata’, che sboccia all’inizio della primavera ed è originario del Nord America orientale: dopo quella che ci sarà a maggio, quella di oggi è la seconda luna piena più grande del 2021.
“Consiglio di osservare il nostro satellite al crepuscolo, perché è molto suggestiva la visione della Luna piena che sorge al calar del Sole, in direzione opposta alla nostra stella”, spiega all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project. “La ragione è che la luce residua del crepuscolo permette di godere anche della visione del contesto terrestre circostante, con il nostro satellite che sorge alle spalle di paesaggi naturali o celebri monumenti. In piena notte, invece, il bagliore della Luna piena è tale che tutto il resto scompare”, chiarisce Masi.
“Inoltre, quando la Luna è all’orizzonte mentre sorge o tramonta, abbiamo l’illusione che sia più grande perché, bassa com’è e spontaneamente in linea con gli elementi terrestri in primo piano, propone al cervello quasi un paragone dimensionale, un riflesso incondizionato che ne esalta la grandezza. Al contrario – conclude l’astrofisico – quando il satellite è alto in cielo, si trova isolato nel vuoto apparente dello spazio, senza la vicinanza di altri elementi con i quali confrontare le dimensioni”.