Ultimamente stiamo parlando molto sulle nostre pagine di TCL. Azienda tech che sta provando a farsi strada anche nel nostro territorio per quanto riguarda il settore tech smartphone, oggi ci ha dato l’opportunità di raccontarvi il suo più recente device pensato per la fascia top del mercato. Scopriamo insieme quali sono le mie impressioni dopo oltre una settimana in compagnia proprio di TCL 20 Pro 5G, protagonista della recensione odierna.

In realtà la prima cosa da chiarire è il posizionamento di mercato: abbiamo parlato di top gamma ma comprendiamo che questa affermazione possa essere considerata un po’ forzata sotto diversi aspetti. Non certamente per il prezzo, con un listino ufficiale di oltre 500 euro gli utenti potrebbero pensare di avere fra le mani un prodotto che ha dovuto sottostare a pochi compromessi, più per quanto riguarda la lettura della scheda tecnica. Dando un’occhiata a quest’ultima, infatti, si iniziando a comprendere che di limitazioni e di scelte poco coerenti in realtà purtroppo ce ne sono, con l’equilibrio del prodotto che inizia a vacillare.

Questo il tema della recensione odierna di TCL 20 Pro, fra caratteristiche che mi hanno stupito e potrebbero anche dare suffragio alla scelta di prezzo, in contrasto con scivoloni che gli utenti non mancheranno di giudicare negativamente.

Design

Partiamo da un elemento che certamente non può essere criticato, ovvero la qualità costruttiva. Per quanto infatti sia al corrente che tanti di voi appassionati ormai non vedano più di “buon occhio” la presenza di display curvi, questa scelta stilistica rimane per me ancora dannatamente “sexy” in uno smartphone. In questo caso specifico del TCL 20 Pro, in abbinata con la stessa curvatura al posteriore, si ha realmente la sensazione di utilizzare un device premium. E gli elementi di spicco con finiscono qui.

Erano anni infatti che non provavo uno smartphone con un retro completamente “piatto” al posteriore per quanto riguarda il modulo fotografico. Un dettaglio che sta diventando più unico che raro, in grado di donare distinzione e carattere al device. Carattere che già di per sé non manca nella splendida colorazione blu / acqua marina, con retro dotato di vetro satinato in contrasto con una striscia lucida.

Scivola un po’ nell’utilizzo, quello è vero, ma le ditate non saranno un problema se deciderete di utilizzarlo senza protezioni (TCL include in confezione una custodia in caso voleste invece proteggere il vostro device). Peso complessivo sotto ai 200 grammi, con dimensioni di 73 mm di larghezza, 164 mm di altezza e soli 8,8 mm di spessore.

Presente il jack audio da 3,5 mm inserito nel bordo superiore, così come presente un tasto programmabile a più funzioni (pressione singola, pressione prolungata e doppio tocco) per poter avviare funzioni rapide come l’assistente vocale o comunque qualsiasi app/servizio presente sul vostro smartphone.

Display

TCL per questo prodotto ha scelto un display curvo da 6,7 pollici in risoluzione Full HD+ in tecnologia OLED. Insieme al capitolo costruzione l’altra area in grado di convincere molto in questo TCL 20 Pro. Protagonista assoluto il supporto alla tecnologia proprietaria NXTVISION in grado di rendere ancora più brillanti i colori riprodotti sul pannello, assieme ad un enfatizzazione ancora più spinta dei contrasti.

Il bordo inferiore è quasi simmetrico con quello superiore, con un singolo foro centrale per la camera anteriore inserita nell’area centrale superiore del device. Ecco forse questo elemento poteva essere ottimizzato maggiormente, con un diametro del foto distante da quelli ai quali ci ha abituato Samsung, per esempio, sui suoi dispositivi di punta.

Capita durante l’uso qualche tocco involontario dettato dai bordi curvi, qui veramente molto pronunciati come eravamo soliti vederli un paio di generazioni passate, così come capita a volte che si perda qualche tocco (nello specifico dalla home page mi è capitato diverse volte di non riuscire a richiamare l’area delle notifiche con il primo swipe down).

Li ritengo però per lo più come difetti di gioventù che potrebbero essere migliorati e raffinati col percorso di update software, data la gioventù anagrafica del device. L’assenza di un refresh rate superiore ai 60 Hz invece rimarrà per sempre un difetto insormontabile. Non tanto perché generi un reale problema durante l’uso, più che altro perché a queste cifre ormai ci sono elementi che gli utenti iniziano a dare per scontati ed obbligatori nel 2021.

Software

Aver provato nelle ultime settimane due diversi prodotti a marchio TCL così distanti per prezzo e caratteristiche, mi ha permesso di farmi un’idea ancora più chiara delle potenzialità della TCL UI, la personalizzazione di Android scelta dall’azienda. In questo caso specifico del TCL 20 Pro in versione 3.0.3, su base Android 11.

La maggiore potenza del dispositivo però, unità anche a peculiarità hardware uniche di questo device, mi permettono di mostrarvi qualche chicca extra molto interessante di una skin di Android che si sta confermando per me come in rapida ascesa.

Oltre quindi alla riconferma dei vari menù di personalizzazione e controllo del proprio device (rappresentati dalle sezioni “Funzioni Avanzate” e “Smart Manager” nell’app Impostazioni), qui vengono introdotte nuove aree dedicate proprio allo Smart Key personalizzabile posto sul lato sinistro dello smartphone, così come nuovi temi per personalizzare l’always on display e la ricezione delle notifiche.

La presenza dei bordi curvi infatti ha permesso a TCL l’implementazione di diverse chicche estetiche in grado di mettere in mostra il pannello edge ogni qual volta riceviamo una notifica. Non una novità assoluta nel panorama delle personalizzazioni, certo. Trovo però faccia sempre piacere avere una funzione in più sul proprio terminale, anche se liberamente ispirata dalla concorrenza.

Di base quindi un’ottima ed affidabile skin di Android, facile ed intuitiva, che sta piano piano capendo dove migliorarsi in termini di opzioni di personalizzazione estetica. In attesa di vedere che direzione prenderà TCL con la sua UI, per ora mi sento quindi di promuoverla sicuramente senza gravi bug o divetti da segnalarvi.

Scheda tecnica

Che la scheda tecnica da sola stia diventando un elemento sempre meno interessante ed utile per comprendere un device nella sua interezza, è ormai un dato inattaccabile. È anche vero però che più ci si spinge in alto con l’asticella del prezzo, più si deve fare attenzione a non commettere errori di giudizio quando si va a presentare un proprio smartphone sul mercato.

Nel caso specifico di TCL 20 Pro troviamo da una parte dati hardware molto interessanti, come i 256 GB di storage espandibili tramite MicroSD, in abbinata però con decisioni non così popolari. Il riferimento va ovviamente al processore scelto, il Qualcomm Snapdragon 750G, in abbinata con “soli” 6 GB di RAM.

Qui ovviamente urge subito una precisazione però. Non si tratta di un mix sbagliato in senso assoluto, o non in grado di restituire una sensazione di fluidità e piacevolezza durante l’uso. Nelle mie giornate in sua compagnia infatti non ho avuto nessun problema nell’utilizzo delle mie applicazioni e dei miei servizi su smartphone. Pensando però al prezzo di listino richiesto, comprendo che in assenza di feature incredibili o di potenze mostruose, questa stessa esperienza generale la si possa ottenere con uno smartphone dal cartellino dimezzato.

Il solo supporto al 5G non può, e non dovrebbe assolutamente, essere usato dalle aziende come scusa per incrementare i prezzi dei propri prodotti. In questo caso sicuramente il prezzo in crescita è stato dettato dalla costruzione del prodotto e dal pannello implementato più che dalle componenti interne.

Dimenticarsi però dell’importanza del processore in ottica lungo periodo potrebbe portare gli utenti a non considerare oggi un investimento così tanto elevato per questo prodotto TCL che oggi non presenta nessun problema lato performance ma che potrebbe prestare il fianco alle future esigenze degli utenti.

Fotocamera

Già nel capitolo dedicato al design vi ho accennato dei moduli fotografici, posteriori ed anteriori, di questo TCL 20 Pro. Se da una parte quindi lato estetico, soprattutto sul retro, non mi sento di poter muovere alcuna critica, la cosa cambia quando si va a parlare della qualità di queste ottiche.

Perché se è vero che la presenza dell’OIS sulla lente principale da 48 Mpixel è un elemento in grado di dare prestigio al prodotto, la qualità generale degli scatti e delle foto non mi ha lasciato pienamente soddisfatto.

In abbinata alla fotocamera principale troviamo infatti una grandangolare da 16 Mpixel e due lenti extra, entrambe da 2 Mpixel, per l’effetto ritratto e per le macro. Un comparto fotografico nella media, non dissimile da tanti altri presenti anche in fasce di prezzo inferiori, senza una reale feature in grado di farlo primeggiare rispetto ai competitors quindi.

Lato selfie, troviamo una 32 Mpixel come fotocamera anteriore. Anche qui però oltre al numero rimane la sensazione di scatti sempre un po’ troppo impastati e poco dettagliati.

Software fotografico personalizzato da TCL con tante funzioni interessanti che mi è piaciuto invece proprio per le varie opportunità di scatto date all’utente. Non mi è invece piaciuta la velocità di scatto, con troppo tempo che passa dal tap sul display all’effettiva fotografia.

Insomma luci ed ombre per un comprato fotografico che semplicemente non può essere considerato ok per il prezzo per la sola presenza della stabilizzazione ottica. Foto e video quindi solo al limite della sufficienza e nulla di più purtroppo.

Autonomia

La mancanza di peculiarità è un tema che potremmo estendere anche all’analisi ed al commento dell’autonomia di questo TCL 20 pro. Sono infatti 4500 i mAh a bordo, per una durata in media di 4/5 ore di display acceso se utilizzato in contesto solo di rete cellulare. Dati in linea quindi con gli avversari, senza menzioni particolari da fare.

In un mondo che corre però sempre più veloce, l’attenzione più che sull’autonomia è sempre più legata ai sistemi di ricarica. Peccato per TCL non aver provato, in un device così importante per l’azienda, ad osare di più con la velocità di ricarica, la quale non va oltre i 18W.

Conclusioni

Può sembrare un tentativo estremo di sintesi, ma probabilmente è proprio così. Per tante cose belle di questo smartphone, le sue limitazioni sono infatti secondo me troppe in relazione al listino (non vi ho menzionato inoltre che lui è dotato di audio solo mono e non stereo nel corso della review).

Non sono più infatti gli anni in cui costruzione e display sono in grado da sole di rendere unico il proprio smartphone, premettendo alle aziende di esagerare coi listini. Qui abbiamo sicuramente tantissimi fattori positivi, menzione particolare alla TCL UI, ma il prezzo di lancio mette troppo in evidenza le limitazioni, processore e fotocamera su tutte.

Se nei prossimi mesi, come in occasioni passate di smartphone marchiati TCL proposti a prezzi più elevati, assisteremo ad un rapido calo di prezzo (magari aspettando di trovarlo a 299 euro) lui potrà essere considerato come una delle opzioni più eleganti e di design della fascia media, sicuramente dotata di uno dei pannelli migliori su piazza. Fino a quel momento, purtroppo, non mi sento di poterlo consigliare a chi ha intenzione di investire un budget di 549 euro.

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