Basta Blackface nei programmi Rai. “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – a evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze presso il vertice aziendale e presso le direzioni che svolgono un ruolo nodale di coordinamento perché le vostre osservazioni sulla pratica del blackface diventino consapevolezza diffusa”, questa la nota diffusa dalla Rai in risposta a una lettera inviata a gennaio scorso da una serie di associazioni (Lunaria, #Italianisenzacittadinanza, Cospe, Arci e Il Razzismo è una brutta storia) indirizzata al direttore di Rai1 Stefano Coletta e di Rai per il sociale Giovanni Parapini ma anche al regista di “Tale e quale show” Maurizio Pagnussat e al conduttore del programma Carlo Conti.
Polemiche, ritenute da alcuni pretestuose ed eccessive, erano esplose nei mesi scorsi durante la messa in onda di “Tale e Quale Show” dove alcuni artisti interpretavano personaggi dalla pelle scura truccandosi il viso di nero. Una reazione era arrivata dal rapper Ghali, imitato in una puntata dello show del venerdì sera di Rai1: “Non c’è bisogno di fare il BlackFace per imitare me o altri artisti”, aveva commentato a caldo.
Secondo i detrattori la pratica del Blackface è discriminatoria e consiste nel truccare in modo marcato un personaggio bianco, in modo non realistico, per assumere sembianze stereotipate di una persona di colore. “A noi non interessa il colore della pelle o la loro religione. Per me noi sono celebrazioni di grandi artisti”, aveva detto in diretta Conti. “E se facciamo la Carrà, non possiamo far indossare la parrucca bionda? E io mi dovrò schiarire!”, aveva scherzato in precedenza ai microfoni di Blogo.
La Rai comunica dunque una svolta, in qualche modo storica, che porterà a cambiamenti alla nuova edizione della trasmissione in onda su Rai1.