Il punto è arrivato. Il sipario si è chiuso. Il Movimento 5Stelle non esiste più. A sancirlo definitivamente la rottura fra Casaleggio e i restanti pezzi del Movimento grillino. La cara, nel vero senso della parola, piattaforma Rousseau non farà più parte dei grillini. Chiusa per paventati debiti dei parlamentari 5Stelle.
La storia dei grillini dovrà essere studiata per capire come la società italiana abbia potuto dare credito ad un comico poco amato e abbia potuto eleggere cittadini a mio avviso privi di competenza solo per un simbolo di finto cambiamento.
Un Movimento nato da Casaleggio padre ed incarnato dal viso e dal carattere di Beppe Grillo. Un radicale e volgare cambio nella comunicazione che ha coinvolto il sistema dell’informazione non solo televisiva ma anche istituzionale con Casalino. Si potrà fare un film su quello che è accaduto in questi anni. Un Film storico drammatico. E la storia si ripete sempre, come diceva Aristotele. I cittadini italiani hanno creduto, per colpa dei vecchi partiti e della solita classe dirigente, che Grillo fosse il classico salvatore della patria. E su questo teorema tutti sono andati dietro assecondando un modo verbalmente violento di fare politica.
La tv si è inchinata e genuflessa all’ondata di populismo e non ha posto resistenza alle evidenti esagerazioni dei grillini. Sono stati eliminati i programmi di confronto e approfondimento serio e si è dato spazio a monologhi ed opinionisti di facciata ma super tifosi dei grillini. Il tutto con la speranza di ottenere poltrone e posti di sottogoverno. La Rai da servizio pubblico è diventata oggetto di occupazione grillina. Vecchi i ricordi in cui Grillo diceva che la Rai doveva essere liberata dai partiti.
Se si avvolgesse il nastro del tempo le contraddizioni dei grillini sarebbero numerosissime. Le abbiamo dette e ormai superate. Dal grido di onestà al garantismo per se stessi. Il tutto con il video finale di Grillo in difesa non tanto del figlio accusato di stupro di gruppo ma in attacco della ragazza che ha denunciato. Un video che ha finalmente mostrato, se ci fosse ancora bisogno, chi è Grillo. Il tutto ben ricordando che la Giustizia è stata governata dai grillini dal 2018 fino a qualche mese fa. Insomma, oggi la situazione è questa.
Un Movimento che ufficialmente aveva votato sulla piattaforma Rousseau, qualche mese fa, per attribuire la direzione del Movimento ad un Direttorio. A seguito è rimasto reggente tale Vito Crimi ma di fatto esautorato. Poi, Grillo ha investito Conte di nuovo capo del Movimento. E qualche giorno fa Casaleggio ha staccato la spina della sua piattaforma. Seguiranno battaglie legali per debiti, schede iscritti e altre cose da prima repubblica. Praticamente il delirio totale.
Cosa è rimasto dei grillini adesso? Intanto sarà difficile chiamarli ancora grillini. Chi rimarrà e con chi e per cosa. Chi rappresentano? I grillini al Governo a chi rispondono? A Beppe Grillo? A Casaleggio o Conte? La politica dei grillini qual è oggi? Quella espressa da Grillo nel suo ultimo video? Quella dell’avvocato del popolo che oggi è in lotta con gli articoli del giornale Domani che parlano delle consulenze da capogiro a favore di Conte? Quella di Casaleggio?
Insomma è chiara una cosa, il Movimento non esiste più. Conte cercherà di prendere il ruolo di nuovo capo del Movimento senza aver avuto alcuna legittimazione ma soprattutto senza alcuna coerenza politica. Tutti gli iscritti alla piattaforma non saranno più consultati e difficilmente si saprà chi sono. Il nulla cosmico. Il vuoto assoluto. Una finzione che a breve sarà spazzata via dalla cruda realtà. Buona parte dell’Italia ha seguito e dato credibilità ad un personaggio che si è dimostrato per quello che era. Una farsa, una fise tragicomica di un Movimento che nella stessa sua scrittura nascondeva la verità: Mo Vi Mento. E così ha fatto. Chiuso il sipario.