Chiunque voglia ricevere la somministrazione dovrà trascorrere almeno tre notti nello Stato e poi tornarci per il richiamo. Il provvedimento però non sarà valido per i cittadini italiani, così come per tutti gli europei, dato che l'Ema non ha ancora autorizzato l'uso del composto russo
La Repubblica di San Marino apre al vaccino Sputnik per i turisti. Il provvedimento però non sarà valido per i cittadini italiani, così come per tutti gli europei, dato che l’Ema non ha ancora dato l’autorizzazione all’utilizzo del composto russo. Il sistema sviluppato sul Monte Titano prevede che chiunque voglia iniettarsi il vaccino debba trascorrere almeno tre notti in città e poi tornarci per il richiamo trascorrendo un periodo identico. Quindi, secondo l’amministrazione sammarinese, chiunque volesse vaccinarsi dovrà trascorrere almeno sei notti a San Marino.
L’amministrazione ha fatto sapere che per chi fosse interessato alla vaccinazione il costo è di 50 euro. Ad occuparsene sarà l’Istituto per la sicurezza e la sanità sociale. Il prezzo delle dosi sarà lo stesso anche per residenti e soggiornanti a San Marino in possesso di assicurazione sanitaria e per i soggiornanti con permesso ma seguiti da un sistema sanitario estero.
L’obiettivo di San Marino è utilizzare le dosi in eccesso di vaccini di cui dispone per rilanciare il comparto del turismo, offrendo il servizio agli stranieri a condizione che trascorrano almeno sei giorni in città. Da tempo nel piccolo Stato all’interno dell’Emilia-Romagna era stato lanciato l’appello legato alla campagna vaccinale, il 60% degli over 40 hanno infatti fatto sapere che non avrebbero proceduto con l’immunizzazione attraverso vaccinazione. Un dato che renderebbe inutili, stando così le cose, le circa 7mila dosi di Pfizer e le 68mila di Sputnik di cui San Marino è in possesso.