Un “peccato” se Pd e M5s non riuscissero a trovare un accordo in vista delle prossime elezioni amministrative, ma resta il fatto che, secondo Giuseppe Conte, “i tempi non sono ancora maturi per un’alleanza a tutto tondo con i dem”. L’ex presidente del Consiglio e neo leader M5s, intervenendo in collegamento al Festival del Lavoro, ha parlato anche del progetto di coalizione con il Partito democratico. Parole significative perché arrivano in una fase in cui le trattative e le interlocuzioni tra i due partiti sono in corso: nel pomeriggio, alle 17.30, Conte parteciperà all’evento “Agorà” di Goffredo Bettini insieme a Enrico Letta. E in quell’occasione ci si aspetta che siano chiariti ulteriormente i progetti dei due leader.
I nodi da sciogliere in vista delle amministrative sono tanti e uno dei più difficili riguarda la Capitale: qui i 5 stelle vogliono la ricandidatura di Virginia Raggi, mentre i dem puntano alle primarie. “I rapporti con il Pd sono sperimentati. Abbiamo trovato un interlocutore molto affidabile. Sarebbe un peccato se rispetto alle amministrative non si riuscissero a concordare alcuni passaggi insieme”, ha detto Conte nel suo collegamento di oggi, proprio commentando le prossime amministrative a Roma. Oltre a Roma, nei prossimi mesi andranno al voto tra le altre anche Milano e Bologna. “I tempi – ha specificato – non sono maturi per una alleanza a tutto tondo, ma alla nostra intelligenza, di M5s e Pd, sarà rimessa la possibilità di coordinare gli sforzi per offrire a tutte le città buone amministrazioni, perché i cittadini chiedono questo”. Lo schema giallorosso è quello su cui intendono lavorare sia Pd che 5 stelle, ma servono ancora delle tappe intermedie: da una parte i dem (e i parlamentari 5 stelle) spingono perché l’ex premier concluda il prima possibile il processo di investitura e dall’altra restano i problemi da sciogliere con la piattaforma Rousseau e Davide Casaleggio. Conte ha annunciato che “nei prossimi giorni” ci sarà un grande evento con gli iscritti, ma proprio la lista degli iscritti sarebbe ancora contesa con il figlio del cofondatore del Movimento.
Conte ha anche parlato delle ultime vicende che hanno agitato la maggioranza Draghi. Innanzitutto le mozioni sfiducia contro il ministro della Salute, Roberto Speranza bocciate ieri in Senato: “Sono propaganda”, ha detto. “Dovremmo proporle per tutti gli esponenti anche di opposizione che hanno detto tutto e il contrario di tutto”. L’ex premier ha parlato di Speranza come di un ministro serio e responsabile. E infine, a proposito del coprifuoco che ha quasi spaccato la maggioranza, ha commentato: “Se era opportuna la timida riapertura decisa? Ci sono tecnici ed esperti che analizzano i dati, chi siede nella cabina di regia ha tutte possinbilità di valutare attentamente. Il coprifuoco non può diventare un totem ideolofico. Tutti vorremmo riaprire. Non mi sento di partecipare al dibattito sulle riaperture”, ha detto. Quanto al coprifuoco, secondo Conte, “immaginare di tenere questa misura quando ci sarà il caldo non è ragionevole” e a suo avviso “verrà rivista”.