"Ho fatto ogni esame possibile immaginabile (veramente), smesso di mangiare molti alimenti a cui pensavo di essere intollerante e visto tanti di quegli specialisti da perdere le speranze. Perché combattere con la propria pelle è così. Se non l’hai provato non puoi capire quanto sia frustrante...", il post della giovane conduttrice su Instagram
Non è nuova ai messaggi che parlano di body positivity, Aurora Ramazzotti. Già qualche tempo fa aveva postato una sua foto su Instagram: completamente struccata e con l’acne, come per dire che nell’imperfezione sta la bellezza. E ora ecco un altro post: “È quasi un anno da quando ho iniziato il mio percorso per curare l’acne – scrive la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti – Si, insomma, l’ultimo percorso che mi ero concessa prima di arrendermi al fatto che non sarebbe mai andata via. Prima di iniziarlo avevo provato di tutto. Ho fatto ogni esame possibile immaginabile (veramente), smesso di mangiare molti alimenti a cui pensavo di essere intollerante e visto tanti di quegli specialisti da perdere le speranze. Perché combattere con la propria pelle è così. Se non l’hai provato non puoi capire quanto sia frustrante non riuscire a trovare la causa. Ogni tentativo è un terno al lotto e, quando va male, una sconfitta da incassare ed elaborare”. Un racconto nel quale molti adolescenti e non solo si riconosceranno, che continua: “Ebbene quest’anno posso dire che è stato diverso, perché la causa non mi interessava più trovarla. Mi sono abbandonata alle mani di una persona che, a pelle (ironia della sorte?) mi ispirava fiducia. Ho imparato a fidarmi, ad apprezzare il percorso (turbolento, a tratti incomprensibile) ad amare la mia pelle e a non volerla nascondere anche quando faticavo a guardarmi allo specchio. Tanto che ultimamente lo stesso specchio ha perso d’importanza, non ci combatto più, e quando mi ci imbatto non mi sento di festeggiare per i risultati ottenuti perché ho capito che la pelle ci parla. Al posto di maltrattarla con prodotti che non fanno che peggiorare la situazione e appesantirla con farmaci non necessari – condizionati da ciò che leggiamo e vediamo in giro – va curata, nel vero senso della parola, con costanza, delicatezza e amore. Da lì in poi sarà lei a farci capire quando sta bene o male. Basta saperla ascoltare e accettarla per quello che è. E soprattutto, anche se è difficile, non mollare mai il colpo perché un giorno, come me oggi, ti fermerai a pensare al percorso e ti verrà da sorridere“.