La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
E mo’ basta. E si potrebbe aggiungere pure il “veramente però” prendendolo a prestito da Maccio Capatonda e dai suoi splendidi trailer. Sì, perché in questa settimana pallonara le reazioni spazientite sono il filo conduttore che unisce “le bestialità” che arrivano dai campi. Tra rimesse laterali ripetute fino all’inverosimile, colpi di mercato decisamente originali per arginare qualche falla di troppo in difesa e chi decide di non rimanere con le mani in mano di fronte ai soliti facinorosi è una Domenica Bestiale, in un caso nel vero senso della parola, per gente che non si fa travolgere dagli eventi. In più, sempre con la bestialità di sfondo, c’è pure un giallo da risolvere.
MO’ BASTA
Cosa accade se c’è un arbitro puntiglioso in una gara di una manifestazione amatoriale? Che, come evidenzia la pagina Facebook Il Calcio Inglese, questo vuole dare un senso alla sua presenza pure se sta dirigendo una gara tra Hedge End Rangers Fc e Afc Hiltingbury, e dunque se da una parte e dall’altra i giocatori sbagliano continuamente a battere il fallo laterale (pure loro però, non è che devi ti si chiede di tirare una punizione nel sette: è una rimessa) si scoccia, si prende il pallone e batte lui la rimessa per far capire ai 22 in campo quale sia la maniera corretta di battere. Se sia servito o meno non lo sappiamo, ma propendiamo per il no.
MO’ BASTA VERAMENTE
Da metà aprile è partita la Mls. il massimo campionato di calcio statunitense. Il Toronto Fc, è partito male, beccando nove gol in tre partite tra campionato e Champions Concacaf: un solo punto, tanta delusione e una difesa da aggiustare. Non avrebbero mai pensato, però, gli ex compagni di Giovinco, di vedere arrivare proprio quel nuovo compagno durante l’allenamento: sul campo, infatti, si è presentato un alligatore, che si è messo come previsto al centro dell’area di rigore e come altrettanto prevedibile ha provocato il fuggi fuggi generale. Il provino ha convinto la società che attraverso la propria pagina sociale ha annunciato l’acquisto di “Ale Gator”. Nel calcio di oggi, si sa, c’è bisogno di gente che ha fame.
MO’ BASTA VERAMENTE PERO’
Nel campionato Piaiuense, una divisione statale brasiliana, una sorta di eccellenza italiana, si sono affrontate Flamengo Pi e River: un derby di due squadre della città di Teresina. I padroni di casa hanno vinto 3 a 2 ma ai tifosi non è bastato, perciò hanno organizzato un agguato al bus dei rivali con annessa sassaiola. I calciatori del River non si sono fatti intimidire, tutt’altro: piuttosto che aspettare la polizia o far fuggire via il pullman sono scesi, hanno preso i sassi che gli erano stati tirati e hanno contrattaccato, mettendo in fuga gli aggressori. Le serie minori sudamericane meriterebbero un “Domingos Bestiais” a parte.
MO’ BASTA COL GIALLO
Un comunicato del Giudice Sportivo di Serie D apre un curioso giallo. Il giudice infatti infligge 2.500 euro di multa al Real Aversa, squadra casertana, per la solita ignobile aggressione agli arbitri. Questo il racconto: “Persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società protestato reiteratamente e assunto atteggiamento intimidatorio all’indirizzo della Terna arbitrale che era costretta a rimanere nel proprio spogliatoio per oltre 30 minuti. Durante la permanenza della Terna negli spogliatoi, uno dei medesimi, qualificatosi come Presidente della società, tentava di accedere allo spogliatoio arbitrale senza riuscirvi e colpiva con pugni pareti, porte e tavoli sempre rivolgendo continue espressioni offensive e irriguardose agli Ufficiali, nonché all’indirizzo degli Organi Direttivi della Lega e del Dipartimento Interregionale, altresì minacciando di voler alterare la regolarità del campionato”. Due righe più giù arriva la squalifica fino al 30 giugno si presume per la persona in questione, dirigente dell’Aversa: “Per avere al termine della gara, fatto indebito ingresso nello spogliatoio arbitrale e, senza alcun rispetto del distanziamento e delle esigenze di contenimento della pandemia da Covid-19, protestato all’indirizzo della Terna colpendo ripetutamente con pugni la porta dello spogliatoio”. Ora, se il presidente sia riuscito a entrare o no, e se abbia preso a calci le porte dall’esterno o dall’interno dello spogliatoio, dai comunicati non è chiaro. È chiaro che pure ad Aversa è stata una domenica bestiale.