19 maggio. È questa la data fissata da Emmanuel Macron per dare il via alle riaperture in Francia, dove resta però in vigore il coprifuoco dalle 7 di sera alle 6 del mattino. Dal 20 marzo, infatti, con la continua diffusione dei contagi e le terapie intensive in sofferenza, il coprifuoco è stato anticipato di un’ora. Fra tre settimane dunque si procederà con la ripresa progressiva delle attività dei negozi non essenziali, dehors di bar e ristoranti, come anche luoghi culturali tra cui cinema e musei, nel rispetto di alcuni vincoli sanitari.
A quella data, precisa Macron, i tavoli esterni saranno limitati ad un massimo di 6 persone, mentre musei, monumenti, cinema, teatri e sale di spettacolo con il pubblico a sedere potranno riprendere la loro attività con un massimo di 800 persone in interno e mille all’esterno. Il governo francese spiega sul proprio sito che durante le ore del coprifuoco si può uscire ad esempio solo per motivi di lavoro, di studio o medici, per assistere familiari o persone non autosufficienti, portare fuori casa un animale domestico e dalla prossima settimana sarà anche revocato il divieto degli spostamenti all’interno del Paese.
“Riapriremo in modo graduale, lo faremo in modo molto lento per impedire al virus di diffondersi di nuovo”, ha detto Macron, prevedendo per il mese prossimo un miglioramento della situazione per effetto del progredire del piano vaccinale e delle misure di lockdown adottate. Intanto solo questo lunedì, dopo una chiusura durata tre settimane, hanno riaperto anche le scuole. Le autorità sostengono che il numero giornaliero di nuove infezioni ha iniziato a diminuire e dà segnali incoraggianti sull’efficacia delle restrizioni imposte.
Ma gli ospedali sono ancora sotto pressione e solo tre giorni fa, il 26 aprile, la Francia ha superato per la prima volta dall’inizio della pandemia la soglia dei 6mila pazienti (esattamente 6001) in terapia intensiva. Più di 14 milioni di persone (circa il 26% della popolazione adulta) hanno ricevuto almeno una dose di un vaccino contro il Covid-19. Al momento, ha riferito il ministro della Salute Olivier Veran, in Francia non è stato individuato alcun caso di variante indiana, che ha provocato un boom di infezioni nel subcontinente.