E’ il giorno dell’assemblea dei soci di Generali. Gli azionisti hanno approvato il bilancio 2020 del principale gruppo assicurativo italiano che ha come primo azionista Mediobanca con una quota del 12,8%. Il Leone di Trieste ha chiuso il 2020 con un utile di 2,9 miliardi di euro di cui 2,3 miliardi verranno distribuiti agli azionisti. All’assemblea, che si è svolta in streaming, ha preso parte il 51,52% del capitale. Come previsto, non c’era il vicepresidente vicario Francesco Gaetano Caltagirone, titolare di una partecipazione del 5,6% che non ha depositato le sue azioni (adempimento preliminare per la partecipazione alle assemblee). Una mossa anticipata da Repubblica letta come un siluro contro il management. Versione però contestata da fonti interne al gruppo, secondo cui la mossa sarebbe frutto di un malcontento non sui risultati ma piuttosto sulle modalità con cui sono state prese di recente alcune decisioni strategiche, a cominciare dalle trattative per l’acquisto del ramo danni di Axa in Malesia.

Presenti, quanto meno virtualmente, gli altri big dell’azionariato, ossia il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio con il suo 4,8% (ma Del Vecchio ha anche il 13% di Mediobanca e quindi, indirettamente, una presa più stretta sul gruppo assicurativo triestino) e la famiglia Benetton che possiede il 4% del capitale. “Esprimo il rammarico per il fatto che non possiate essere qui presenti a causa della pandemia”, ha affermato l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet, all’inizio del suo intervento rivolgendosi a tutti i soci collegati in streaming. Con riferimento all’ordine del giorno Donnet ha ricordato ai soci: “Siete chiamati ad approvare un dividendo di 1,47 euro per azione. La prima tranche da 1,01 euro è un valore record e sarà distribuita a maggio. La seconda tranche da 46 centesimi è invece relativa alla parte del dividendo 2019 non distribuita lo scorso anno. Verrà distribuita a ottobre, previa la verifica da parte del Cda che non ci siano indicazioni ostative dalle autorità”.

Sia il bilancio che i dividendi sono stati approvati con la quasi unanimità dei voti del capitale presente. La Delfin di Leonardo Del Vecchio ed Edizione dei Benetton hanno votato a favore di tutti i punti all’ordine del giorno all’assemblea di Generali. Il sì, espresso come gli altri azionisti presenti tramite un rappresentante designato, ha riguardato l’intera lista di proposte del Cda: dal bilancio al dividendo fino alla politica di remunerazioni e i compensi per amministratori, sindaci e top manager.

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