Da Mumbai a Bhopal viene sospesa la somministrazione di dosi causa carenza vaccini, mentre a Delhi la polizia cerca nuovi siti per cremare i corpi. I numeri di vittime del Covid in India confermano di giorno in giorno un trend drammatico: anche nelle ultime 24 ore il ministero della Sanità ha riferito di 386.452 nuovi casi e 3.498 morti, 400 dei quali nella capitale.
Oltre alla diffusione del virus, alla vigilia dell’apertura dei centri di vaccinazione a tutti gli over 18 dal 1° maggio, si aggiunge lo stop alle somministrazioni dei vaccini da parte di vari Stati, tra cui Madhya Pradesh, Kerala, Punjab, Maharashtra, Gujarat, Delhi, che hanno informato di non presentarsi ai centri preposti alle inoculazioni. Il Paese infatti, che è il maggior produttore di vaccini al mondo, non ha dosi sufficienti per garantire un vaccino alle 800 milioni di persone che potrebbero mettersi in coda e i due impianti per la realizzazione dei sieri faticano ad aumentare le capacità di produzione oltre le 80 milioni di dosi al mese a causa della carenza di materie prime e di un incendio al Serum Institute, che produce il vaccino di AstraZeneca in India. A Mumbai sono state sospese le vaccinazioni per tre giorni a causa dell’esaurimento delle scorte, mentre vanno conteggiate le seconde somministrazioni alle persone sopra i 45 anni che hanno ricevuto la prima. Da gennaio solo il 9% degli 1,4 miliardi di indiani ha ricevuto una dose di vaccino.
Mancano ossigeno e medicinali – Le strutture e il personale sanitario devono far fronte a questa impennata di casi e i team di Medici senza frontiere (Msf) informano di gravi carenze di posti letto negli ospedali per i casi più gravi e della mancanza di forniture di ossigeno e medicinali. A Mumbai le strutture sanitarie sono sopraffatte dall’arrivo di persone in condizioni critiche. Le autorità locali, dopo l’esperienza dello scorso anno, hanno iniziato ad aumentare la capienza negli ospedali, a fornire screening e test negli insediamenti informali della città e hanno istituito delle Covid War Rooms, utili nelle attività di triage dei pazienti e nel fornire referti. In diversi stati, come Delhi, Punjab, Madhya Pradesh, Karnataka e Maharashtra, è entrato in vigore il coprifuoco come misura di contrasto alla diffusione del virus e gli spostamenti sono stati fortemente limitati. Luoghi pubblici come centri commerciali e ristoranti sono stati chiusi, restano aperti solo i servizi essenziali.