“Parliamo di vita vera, qui non c’è neanche un indagato. Di che cosa stiamo parlando?”. Matteo Salvini liquida così il caso del sottosegretario della Lega Claudio Durigon, al centro delle polemiche per la video-inchiesta di Fanpage.it in cui il parlamentare ha dichiarato (senza sapere di essere ripreso) che “il generale” della Guardia di finanza che “indaga” sul Carroccio “lo abbiamo messo noi“. “Visto come vanno i processi, le confische e i sequestri che subisce la Lega e che subisco io, non mi sembra che ci sia nulla di condizionato, anzi”, ha dichiarato ai cronisti che gli hanno chiesto un commento, spiegando che “più che una bufera”, la vicenda “sembra un venticello“. Alla domanda se Durigon dica una cosa falsa o una cosa grave, Salvini risponde: “Mi sembra chiara la prima… Il video arriva da una persona che avuto problemi con la giustizia che era stato allontanato dal sindacato di appartenenza di entrambi, quindi l’attendibilità delle persone che spiano, registrano e diffondono la dice tutta”. Il leader del Carroccio ribadisce quindi “assoluta e totale solidarietà e stima” al compagno di partito, su cui in queste ore si concentrano le richieste di dimissioni da parte del Movimento 5 stelle.
Il caso sta creando infatti non pochi imbarazzi tra i partiti che sostengono la larghissima maggioranza del governo Draghi. Ma se nel campo pentastellato hanno parlato in tanti, dal ministro Luigi Di Maio alla vicepresidente del Senato Paola Taverna, chiedendo “chiarimenti”, nel Partito democratico nessuno si sbilancia. Oggi è intervenuto soltanto il responsabile Enti locali della segreteria dem Francesco Boccia: “Penso serva fare chiarezza e che sia bene fare un chiarimento immediato” sul video che ha coinvolto il sottosegretario, ha dichiarato a Rainews24. A sinistra del Pd, dopo la presa di posizione di Nicola Fratoianni, è intervenuto anche il senatore di Leu Francesco Laforgia. “Nell’inchiesta di Fanpage su Durigon e la Lega emergono fatti gravi: scambio di favori, conflitto di interessi, rapporti opachi con la criminalità organizzata”, oltre alla frase sulle indagini che riguardano il Carroccio. “Durigon deve dimettersi dal suo incarico di sottosegretario all’economia e al più presto bisogna che si faccia completamente luce sulle vicende che l’inchiesta ci ha raccontato”, insiste Laforgia.
Nel centrodestra, invece, per ora si segnalano solo (pochi) interventi a favore di Durigon: “Il Movimento 5 Stelle si indigna a corrente alternata. I grillini attaccano a testa bassa il sottosegretario Durigon, vittima di un dossieraggio degno di miglior causa (un video montato ad arte come un trailer di un film con immagini e richiami equivoci di dubbia attendibilità) e non proferiscono parola sull’inquietante vicenda, raccontata oggi da alcuni giornali, del ‘corvo’ all’interno del Csm, che divulgava dossier ed atti giudiziari coperti da segreto”, ha dichiarato la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano. Per il sottosegretario leghista alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, invece, la frase di Durigon sull’inchiesta che riguarda la Lega va spiegata così: “Forse avrà voluto fare lo sborone, ogni tanto capita a tutti di dire delle cose fuori dalle righe. Io faccio parte della classe dirigente della Lega, non mi ricordo di aver messo o che qualcuno mi abbia detto che è stato messo qualcuno dalla Lega a gestire le indagini su di noi“.