Con un balzo di oltre 100mila dosi in più rispetto alla media dei giorni precedenti, giovedì l’Italia ha tagliato il traguardo del mezzo milione di vaccini anti-Covid inoculati in 24 ore. L’annuncio è arrivato da Roberto Speranza: “Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”, ha scritto su Facebook il ministro della Salute. Il “contatore” ufficiale del ministero, aggiornato con dati parziali alle 6 di venerdì mattina, ne riporta qualche migliaia in meno 497.993. Nel pomeriggio è arrivata la conferma definitiva e il numero preciso delle vaccinazioni: 508.158. Una “conferma le previsioni”, fa sapere la struttura commissariale e “dimostra che la macchina delle vaccinazioni è efficiente”. Il mantenimento di almeno 500mila somministrazioni al giorno è “adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche”.

Il 29 aprile era il giorno in cui il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo aveva fissato il target a mezzo milione di dosi. Durante la registrazione di Porta a Porta, il generale aveva confermato, ad hub ancora aperti, che la forchetta quotidiana era sostanzialmente rispettata: “La proiezione è intorno a questo target. La macchina organizzativa è pronta, adesso abbiamo anche la benzina, le dosi sono arrivate”. Il mezzo milione è un obiettivo che potrà anche essere stracciato nei prossimi giorni, secondo il commissario: “La macchina è ben organizzata, abbiamo affinato i sistemi informativi e soprattutto messo a punto la strategia sugli hub vaccinali. Questo ci può dar modo di salire ulteriormente a 600, 700mila dosi. Le potenzialità ci sono”.

La sola Lombardia, con oltre 110mila dosi in 24 ore, ha inoculato oltre un quinto del totale italiano. Quasi 50mila le dosi somministrate nel Veneto, più di 40mila in Piemonte, Emilia-Romagna e Campania, oltre 35mila nel Lazio e Toscana, poco meno in Sicilia. Il muro delle 20mila dosi è stato superato anche da Puglia. Il segnale, per la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, di una “costante accelerazione”. L’obiettivo, segnala il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, “è adesso mantenere questo ritmo e lavorare per fare arrivare presto altre dosi”.

In alcune Regioni, come il Lazio, procede a ritmo spedito anche la fase di prenotazione per la fascia 50-59 anni: “C’è stato un vero boom nelle prenotazioni che hanno toccato quota 70mila nelle ultime 24 ore. Molto bene le prenotazioni riservate alla fascia 58/59 anni aperte questa notte. Immediata la disponibilità del vaccino Johnson&Johnson che è prenotabile anche per il giorno seguente all’accesso sul portale regionale”, dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

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