Cartelle esattoriali e accertamenti fiscali verso un altro mese di stop. Lo ha fatto sapere venerdì sera il ministero dell’Economia e delle finanze precisando che è “in corso di definizione il provvedimento normativo che differirà al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del decreto-legge n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni)”.

La sospensione, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 con il Cura Italia, riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.

“La proroga dello stop alle cartelle esattoriali al 31 maggio annunciata dal Mef è una buona notizia per chi non sta lavorando da mesi e deve essere aiutato, non vessato. Abbiamo chiesto e ottenuto questo rinvio, ma bisogna immaginare di fare ancora di più e rottamare almeno parte dei 35mila atti esecutivi sospesi“, ha commentato via Twitter Licia Ronzulli, presidente del gruppo Forza Italia al Senato.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Frena la caduta del Prodotto interno lordo, Italia meglio della media europea. Male la Germania. Inflazione in risalita ad aprile

next
Articolo Successivo

Banca Mps, il Tesoro alza di un miliardo la dote per i potenziali acquirenti. Attesa per la reazione di Unicredit. La borsa intanto ci crede

next