La ong su Twitter: "Abbiamo urgente bisogno di un porto sicuro". Negli ultimi due giorni sono aumentati gli arrivi e i salvataggi nel Mediterraneo: pronti gli hotspot e le navi quarantena. Salvini: "Abbiamo scritto al presidente Draghi, è inaccettabile"
“Le 97 persone sulla barca di legno a due piani erano già in mare da tre giorni. Fortunatamente siamo riusciti a portarli tutti sani e salvi a bordo”. La ong SeaWatch racconta così su Twitter il suo ultimo salvataggio, il quarto negli ultimi giorni nelle acque del Mediterraneo. “Ora abbiamo urgente bisogno di un porto sicuro per gli oltre 400 ospiti della SeaWatch 4″, aggiungono. In Italia nelle ultime 48 ore sono oltre 800 i migranti sbarcati: sabato e nella notte sono arrivati complessivamente 532 naufraghi a Lampedusa, salvati dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. Oggi sono approdati sull’isola altri due barconi: in tutto sono sbarcate altre 153 persone. Sono già state avviate le procedure di trasferimento dall’hotspot, dove erano ospitati circa 700 migranti, alle navi quarantena. Inoltre, la nave Ocean Viking è approdata nel porto di Augusta: a bordo erano presenti anche 119 minori non accompagnati.
Gli sbarchi tornano così anche al centro dell’agenda politica, con il leader della Lega Matteo Salvini che racconta di aver scritto al presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Centinaia di clandestini sbarcati in poche ore, è inaccettabile. Abbiamo scritto al presidente Draghi e ai ministeri della Salute e degli Interni: oltre a controllare chi arriva in aereo dai Paesi a rischio, fra Covid e varianti, è doveroso anche bloccare barchini e barconi per rispetto degli italiani, dei loro sacrifici, della loro salute, della loro sicurezza. Non si può fare nulla? Falso. Io in un anno ho ridotto delll’80% gli sbarchi e sto subendo due processi per aver difeso i confini. E con meno partenze, ci sono anche meno morti. Volere è potere”, scrive su Facebook Salvini.