“Grazie a Dio sto bene perché ho avuto delle cure immediate e dopo quattro giorni sto meglio”. Simonetta Filippi, cittadina di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, è una dei tanti italiani bloccati in India a causa del coronavirus. La donna, che è risultata positiva, era partita insieme al marito Enzo Galli per un’adozione internazionale 15 giorni fa. Con loro altre settanta famiglie, ciascuna arrivata nel Paese con un ente che ha curato le pratiche per l’adozione internazionale. L’appello che lancia Filippi è quello di poter tornare a casa, magari con un volo sanitario. La situazione descritta dalla donna è apocalittica: “Ogni ora ogni giorno che rimaniamo è un rischio grandissimo, per noi, per la bambina. L’unico modo per essere protetti è tornare in Italia”.
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