“Lavorando qui dentro ho capito un po’ di cose e posso dire che Marino è stato molto avversato dai suoi, che sono andati persino dal notaio per sfiduciarlo perché stava provando a cambiare le cose”. A più di 5 anni di distanza, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, torna su alcuni episodi di quando sedeva ai banchi dell’opposizione, si dice pentita di alcune dichiarazioni e prende le difese dell’ex sindaco Ignazio Marino. “Ero all’opposizione e ho fatto l’opposizione – dice rispondendo durante la periodica diretta Facebook “La sindaca risponde” – e ho evidenziato alcune cose che non andavano. Oggi però posso dire che alcune cose non le rifarei. Ad esempio quella cosa con le arance e l’accanimento sugli scontrini“. Il riferimento è soprattutto a una foto del 2014, quando Raggi, allora consigliera comunale, si fece immortalare insieme al collega Daniele Frongia con le arance in mano, dopo la prima serie di arresti di Mafia Capitale che sconvolse il Pd romano. Marino finì poi nella bufera per il cosiddetto caso degli scontrini, per cui fu accusato di aver pagato una cinquantina di cene con la carta di credito che gli era stata rilasciata durante il suo mandato dall’amministrazione capitolina. Allora il Partito Democratico, guidato Matteo Renzi, aveva fatto cadere il primo cittadino. Vicenda si è chiusa definitivamente nel 2019, con l’assoluzione in Cassazione.