Molte le critiche sui social per il servizio delle 19 e 30 dell'1 maggio. A Bologna comunque nonostante il clima di tensione non ci sono stati problemi di ordine pubblico
Se non bastasse lo scontro incandescente tra Rai e Fedez per il tentativo di censura nei confronti dell’artista, alla giornata nera del servizio pubblico si aggiungono le tante critiche sui social per il servizio del Tg3 regionale dell’Emilia-Romagna delle 19 e 30 dell’1 maggio. Un servizio di cronaca che raccontava il raduno dell’estrema destra a Bologna (raduno convocato dalla “Rete dei Patrioti” e che ha portato sul palco anche CasaPound e i naziskin veronesi), in cui si definisce “una provocazione” la musica che usciva da una finestra ovvero le note di “Bella Ciao”. Senza dimenticare di elogiare come bravi a non reagire i “Patrioti”. Questo il testo del servizio andato in onda, mentre si sentiva la canzone: “La musica che usciva dal primo piano di un condominio era senza dubbio una provocazione ma sono stati bravi i dirigenti del movimento nazionale della rete dei patrioti di estrema destra a proseguire tranquilli”.
Comunque sono terminate senza particolari tensioni, a Bologna, le due manifestazioni che hanno tenuto la città con il fiato sospeso. In piazza della Pace, vicino allo Stadio dall’Ara, si è conclusa intorno alle 17 l’iniziativa organizzata dagli estremisti che ha portato in città circa 200 persone da varie parti d’Italia. Il corteo di collettivi e realtà antifasciste, partito dal centro della città, si è fermato invece in via Montefiorino, poco distante dall’altra manifestazione, dalla quale è stato diviso da un cordone di polizia.Le forze dell’ordine, in tenuta anti-sommossa hanno chiuso il passaggio impedendo ai manifestanti di avvicinarsi. Il corteo, composto da qualche centinaio di manifestanti, ha risposto con qualche coro, ma non ci sono stati tafferugli o momenti di contatto.