Oltre sei ore di musica dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma in nome dei diritti dei lavoratori e del futuro post pandemia. La kermesse è stata presentata da Ambra Angiolini, Stefano Fresi e Lillo. Fedez ha attaccato frontalmente la Lega, ha invitato Mario Draghi a occuparsi dei lavoratori dello Spettacolo e infine ha difeso il ddl Zan contro l’omotransfobia
L’edizione 2021 del Concertone del Primo Maggio si è svolta all’insegna dei lavoratori, delle riflessioni legate alle difficoltà della pandemia e soprattutto con un messaggio di speranza per la ripresa di tutti i settori. Lo show – condotto da Ambra Angiolini, Stefano Fresi e Lillo – che è durato sei ore si è svolto alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e non, come avviene tradizionalmente, in Piazza San Giovanni per i protocolli di sicurezza anti-Covid.
Con “Dolce Enrico” del 1991, Antonello Venditti ha aperto il segmento serale del Concertone, in collegamento da piazza San Giovanni. Un omaggio e un ricordo del leader del Pci Enrico Berlinguer, i cui funerali si tennero proprio in quella piazza. Il cantautore non aveva mai partecipato alla manifestazione del Primo Maggio, l’anno scorso era stato molto critico con la decisione di portarla avanti nonostante la pandemia e i morti. Infine Venditti ha intonato uno dei suoi brani più popolari: “Notte prima degli esami”.
Il vero protagonista della kermesse è stato Fedez con un monologo iniziato con le richieste per il mondo dello spettacolo al premier, con tanto di destinatario, “caro Mario”, e terminato con l’attacco alla Lega sul ddl Zan. “È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Raitre mi hanno chiesto di ometterne dei partiti e dei nomi e di edulcorarne il contenuto”, aveva spiegato il rapper sui social prima di salire sul palco. Quello che ha fatto discutere internamente la direzione è stato proprio il passaggio relativo alla legge contro l’omofobia: “Questa era la parte approvata, ora arriva la parte forte… – ha spiegato il rapper dal palco dopo il primo passaggio sui lavoratori dello spettacolo – Due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari”, ha detto riferendosi all’esponente leghista, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, che, dopo una lunga battaglia, ha deciso di incardinare il ddl Zan sull’omofobia ma tenendo per sé il ruolo di relatore. “Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare come il ddl Zan, già approvato alla Camera, può essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. D’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento che si è distinto negli anni per la lotta all’uguaglianza. Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità rispetto al ddl Zan” compreso ‘il vitalizio di Formigoni’ che è “più importante della tutela dei diritti di tutti”. Quindi, la chiusura: “Il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, è stata la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan ma non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Cari antiabortisti, non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa”. Al termine dell’intervento la Rai ha diramato una nota: “È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del primo maggio per il semplice motivo che è falso si tratta di una cosa che è ma avvenuta”. Subito “smentita” da Fedez che ha pubblicato la telefonata con la vice-direttrice di Rai3 Ilaria Capitani. Video in poco tempo diventato virale.
Sempre in tema di lotta contro l’omotransfobia nel pomeriggio Chadia Rodriguez, sul palco dell’Auditorium con Federica Carta, si è tolta giacca e la t-shirt durante l’esecuzione di “Bella Così”, rimanendo in topless con l’arcobaleno dipinto sui capezzoli. “Viva la libertà d’amore e l’amore di essere liberi di amare chi vogliamo e come vogliamo”, ha detto la cantante di origini marocchine al termine dell’esibizione. “Sentitevi sempre liberi di essere voi stessi e di amare chi volete”, ha aggiunto Federica Carta.
Noel Gallagher ha cantato in collegamento da Londra: “Ci siamo sempre divertiti moltissimo al concerto del Primo Maggio. Io, tra l’altro, adoro venire in Italia e suonare per il vostro pubblico. Di certo preferirei essere lì di persona. È bello esserci, ma è anche un po’ triste perché mi manca l’elemento umano – ha detto – Comunque è sempre bello suonare per voi, anche se in maniera diversa”. Ha aggiunto: “Avevo già deciso di usare quest’anno per scrivere e il prossimo per registrare, per poter suonare dal vivo, si spera, nel 2023. Ma rimanere un anno intero, o forse due o tre, chi lo sa, senza poter godere un concerto dal vivo sono sicuro che sia stata dura per le persone”. Piero Pelù ha proposto “We Will Rock You” dei Queen per omaggiare i lavoratori dello spettacolo. Max Gazzè con la Magical Mystery Band (Daniele Silvestri, Fabio Rondanini, Gabriele Lazzarotti, Duilio Galioto, e Daniele Fiaschi e Daniele “Il Mafio” Tortora) ha omaggiato l’amico di una vita Erriquez, voce e anima della Bandabardò, scomparso lo scorso 15 febbraio.
LA SCALETTA DEL CONCERTONE Dalle 16.30 L’Orchestraccia (Piazza San Giovanni Roma) – Alex Britti – Modena City Ramblers (da Industria Italiana Autobus – Bologna) – Y-Not – Cargo –Marte Marasco – Neno 17.00 circa: Premiazione Cargo vincitore 1MNEXT – Chadia Rodriguez ft. Federica Carta – Orchestra Multietnica di Arezzo con Margherita Vicario (dal Teatro Petrarca) – Ginevra – Gio Evan (aeroporto di Linate) – Folcast – Vasco Brondi (La casa degli Artisti Milano) – Wrongonyou – Gaia (MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma) – Nayt – Après La Classe & Sud Sound System (Taranto) – Fasma – The Zen Circus (Torre della Meloria) – Bugo – Il Tre – Tre Allegri Ragazzi Morti (Andreis, Pordenone) – Gaudiano – Motta – Ora 18.55 lancio TG – Dalle 20.00 – Piero Pelù – La Rappresentante di Lista (Termini Imerese, Palermo) – Coma_Cose – Dalle 20.30 – Antonello Venditti (Piazza San Giovanni Roma) – Ermal Meta – Madame – Colapesce Dimartino (Officine Meccaniche Milano) – Claudio Capéo e Gianna Nannini – Dalle 21.30 – Fedez – Francesca Michielin – Noel Gallagher (da Londra) –Max Gazzè & the Magical – Mystery Band – Max Gazzè + Pelù e Finaz per omaggio a Erriquez – Edoardo Bennato – Mara Sattei – LP (da Los Angeles) – Fabrizio Moro con Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara – Dalle 22.40 –Noemi – Francesco Renga – Fast Animals and Slow Kids & Willie Peyote – Ghemon – Enrico Ruggeri (da Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo) – Michele Bravi – Balthazar (Belgio) – Extraliscio – L’Orchestraccia (Piazza San Giovanni Roma)