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Covid, India travolta: record di morti (3689) e contagi (392.488). Aperta la campagna vaccinale a tutti gli over 18 ma mancano le dosi

Gli ospedali indiani lottano per garantire una fornitura costante di ossigeno e sempre più pazienti muoiono a causa della carenza di assistenza. Per gli esperiti unica soluzione sono lockdown e aiuti internazionali. L'immunologo Fauci: "Sono stati lasciati soli"

L’India travolta dall’epidemia di Covid e paradosso nella tragedia gli stati denunciano la carenza di vaccini nel paese che è il maggior produttore al mondo. Sono almeno 3.689 i morti, il numero più alto registrato in un solo giorno dall’inizio della pandemia. A oggi le vittime complessive sono almeno 215.542. Ma le autorità hanno segnalato altri 392.488 nuovi casi di positivi a Sars Cov 2, l’undicesimo giorno consecutivo di oltre 300.000 casi, dopo che ieri la cifra ha superato i 400.000 per la prima volta. Il totale dei casi registrati sale così a 19.557.457.

Dodici pazienti Covid-19, incluso un medico, sotto ossigeno ad alto flusso, sono morti sabato in un ospedale di Nuova Delhi dopo aver esaurito le scorte per 80 minuti. Il quotidiano The Times of India ha riportato di altri 16 morti in due ospedali nel sud dello stato di Andhra Pradesh e sei in un ospedale di Gurgaon alla periferia di Nuova Delhi. Intanto un tribunale ha deciso che inizierà a punire i funzionari governativi per non aver consegnato gli articoli salvavita. A New Delhi e in tutto il suo territorio il lockdown sarà esteso di una settimana, fino al 10 maggio

Ieri, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Indian Council of Medical Research, è iniziata la terza fase di vaccinazione per le persone di età superiore ai 18 anni. Finora in India sono state somministrate oltre 156 milioni di dosi dall’inizio della campagna di vaccinazione avviata a gennaio. L’India ha ricevuto sabato il primo piccoli lotto del vaccino Sputnik-V di fabbricazione russa, ma gli stati denunciano la penuria di dosi. Nonostante un avvio promettente a gennaio, la campagna vaccinale in India ha poi rallentato con la previsione che non sarà raggiunto l’obiettivo di 250 milioni di persone vaccinate entro luglio su un totale di 1,3 miliardi di persone.

In questo quadro l’ad del Serum Institute of India, Adar Poonawalla, ha annunciato la decisione dell’azienda di tagliare il prezzo del suo vaccino Covishield, la versione indiana di Astrazeneca, nella vendita agli Stati da 400 a 300 rupie per dose, secondo quanto riporta The Indian Express. Definendolo “un gesto filantropico” da parte dell’Istituto, Poonawalla ha detto che la mossa “salverà migliaia di milioni di milioni di fondi statali in futuro” e ha aggiunto che “questo consentirà più vaccinazioni e salverà innumerevoli vite”. Il più grande produttore di vaccini del mondo la scorsa settimana aveva detto che avrebbe addebitato ai governi statali 400 rupie per dose e agli ospedali privati 600 rupie per dose.

Tutta l’India dovrebbe entrare in lockdown per diverse settimane secondo Anthony Fauci, luminare dell’Immunologia e consigliere della Casa Bianca. “Penso che la cosa più importante nell’immediato sia ottenere ossigeno, rifornimenti, farmaci, Dpi”, ha detto Fauci in un’intervista al quotidiano Indian Express. “Ma una delle cose immediate da fare è anche la chiusura del Paese” sottolineando che “se chiudi, non devi chiudere per sei mesi: puoi farlo temporaneamente per porre fine al ciclo di trasmissione”. Il mondo ha lasciato sola l’India, secondo lo scienziato: “L’unico modo in cui rispondere adeguatamente a una pandemia globale è di adottare una risposta globale”. Molti paesi tra cui anche gli Usa hanno inviato aiuto. Partirà oggi dall’aeroporto di Torino Caselle il team italiano che porterà soccorso. Coordinato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il team è composto in larga parte dal personale della Maxiemergenza della Regione Piemonte ed avrà il compito di mettere a disposizione dell’ITBP Hospital a Greater Noida, Delhi, e renderlo operativo, un sistema di autoproduzione in grado di fornire ossigeno terapeutico ad oltre cento pazienti.

Esperti della Fondazione sud-asiatica per la salute, in una lettera aperta pubblicata sul British Medical Journal, hanno chiesto un rigido lockdown e il rinvio delle prossime elezioni per ridurre il numero delle infezioni. La B.1.617, la variante indiana, ha ormai superato i confini nazionali ed è salita sugli aerei che hanno riportato in giro per il mondo gli indiani tornati per qualche giorno nel proprio Paese per il Kumbha Mela. Stati Uniti, Regno Unito, Singapore ma anche Belgio, Svizzera, Grecia, Italia sono tra i 17 Paesi dove è stata sequenziata con più frequenza, ha rivelato l’Oms nel suo bollettino settimanale sulla pandemia. Un problema che l‘Australia ha deciso di risolvere con un provvedimento senza precedenti: i cittadini australiani che rientrano dall’India potrebbero rischiare fino a 5 anni di carcere e multe dopo che il governo ha bandito all’inizio di settimana i viaggi dal Paese asiatico. Il ministro della Salute ha spiegato che la misura è “basata sulla proporzione di persone in quarantena che ha contratto il Covid-19 in India”. Sono circa 9000 gli australiani in India, di cui 600 sono considerati vulnerabili.