Formentera e Ibiza, isole sorelle per geologia e amministrazione, diverse per ambizione ed identità. La più meridionale dell’arcipelago delle Pitiuse è un sogno alla deriva, dove i colori del mare risplendono come pennellate di Gauguin e le spiagge candide sembrano la cipria impalpabile di una dama. L’interno dell’isola è una costellazione di vecchi mulini a vento, una terra contadina ammantata da vigneti bassi e robusti. Il vino riempie i calici dei chiringuitos vista mare per aperitivi indimenticabili, e sotto i pergolati delle trattorie tipiche, il menù è rigorosamente quello del giorno. Le tradizioni e la buona tavola sono il life motive de la Isla, così il richiamo hippie dei mercatini artigianali dove indossare le espadrillas è un fenomeno di costume.
Formentera è un’isola della quiete e del relax dove il ritmo della natura è mixato a sound chill con digressioni techno di una movida che risuona nelle casse di alcuni locali, come a dire: “benvenuti alle Baleari!”. Per vivere l’isola bastano due ruote di uno scooter, il mezzo più indicato per girarla, e i super poteri, quelli di Margò: Destination Card, Eat Around, Night Out e Easy Meal. Nessuna magia, solo i servizi disponibili nelle strutture Margò.
Dal porto al paradiso: la penisola del Trucador e la parte settentrionale dell’isola
Formentera è molto più di una gita toccata e fuga, è un’isola da scoprire ricca di bellezze naturali e tradizioni autentiche. Spesso è una meta riservata ad un’escursione giornaliera per chi soggiorna ad Ibiza, la sorella maggiore e la più vicina, a sole 2 miglia nautiche (3 km). Geologicamente è un’appendice di Eivissa, inoltre ne dipende per la logistica del trasporto: Formentera è priva di scalo aeroportuale e l’unico modo per raggiungerla è via mare. Un file rouge che intreccia anche l’amministrazione ma ricordate di non parlarne ai formenteresi che hanno fatto di tutto per sganciarsi dalla sorella maggiore e non amano sentirselo dire!
Formentera, un’isola languida dove prevale l’etica ambientale, è nota per le sue spiagge incantevoli e gli habitat tutelati, ammantati da finocchi marini e profumati da macchie di ginepro. Un esempio perfetto è l’incantevole penisola del Trucador, la sottile lingua di sabbia a nord dell’isola che appartiene al Parque Natural de ses Salines. Le sue spiagge sono considerate tra le più belle del Mediterraneo: Platja Illetes (in lingua catalana), appare come un miraggio sotto il sole estivo del Mediterraneo, e nonostante attiri un gran numero di turisti durante l’alta stagione, vale la pena accaparrarsi un angolino della sua candida spiaggia che si tuffa nel mare dei vostri desideri: un turchese intenso che vira al verde, smeraldo liquido incorniciato da due piccole isolette, Pouet e Rodona, le “illetes” per l’appunto. Questa spiaggia è forse la più amata di Formentera, ma nel versante orientale, oltre le ripide dune di questa stretta penisola, si trova la Platja Llevant, altro eden di sabbia finissima che si tuffa nelle acque cristalline in cui spiaggiarsi accarezzati dalla brezza mediterranea che spira vivace su questo lato del Trucador. Dopo tanto relax vale la pena raggiungere la punta settentrionale dell’isola, qui le spiagge contigue si abbracciano e formano un tratto di sabbia sommerso lungo 300 metri, un percorso anfibio (l’acqua arriva alla vita di un adulto) che è possibile fare camminando o nuotando in determinate condizioni del tempo. Si raggiunge così Espalmador, un’isola di dune ed arenaria dove si trova la splendida spiaggia di S’Alga.
La parte settentrionale di Formentera offre spiagge da sogno con fondali bassi e sabbiosi e mare limpido, anche i lidi di Sa Roqueta e di Es Pujols, ad un chilometro e mezzo di distanza l’uno dall’altro, a pochi chilometri dalla penisola di Trucador, sono un paradiso da vivere tra relax ed attività subacquee come lo snorkeling. Le soluzioni Margò in queste due località offrono i migliori servizi per godere tutte queste esperienze.
La costa nord e l’affaccio a sud: villaggi di pescatori e spiagge da sogno
Formentera svela il lato più autentico anche nella parte a nord-est dell’isola, dove si trovano delle baie rocciose e minuscoli villaggi di pescatori puntellati di piccole rimesse in legno incrostate di sale, e numerose bagnarole dai nomi femminili, indiscusse protagoniste del paesaggio di Es Calò de Sant Agustì. Questo centro, uno dei primissimi dell’isola dal passato mercantile, oggi si svela una pittoresca località turistica: oltre alle coste frastagliate si apre un’omonima caletta dalla sabbia fine e dorata. La playa di Es Calò è un’attrattiva irresistibile per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling: al dolce degradare della battigia si rivela un mondo sommerso dai mille colori, popolato da pesci curiosi e posidonie leggiadre che la corrente muove come nuvole terracquee. A poca distanza si trova anche la bella spiaggia di Ses Plagetes, baie da sogno a poca distanza dalle strutture Margò di Es Calò, appartamenti immersi nella quiete ad un passo dalle onde.
Un affaccio sul blu intenso del Mediterraneo si ha nella parte meridionale dell’isola, qui la costa disegna un arco naturale costellato di baie sabbiose: è la Platja de Migjorn, 6 chilometri di sabbia chiara e fine, soprattutto nella zona orientale dove si trova la gettonatissima Es Arenals. Da Far de la Mola ad est, dove le alte scogliere si tuffano nel mare e nell’immaginazione di nuovi lidi, una fantasia avvalorata dal monumento di Jules Verne a poca distanza dal faro, a Cap de Barbaria, l’altra estremità dai tratti lunari della località di Migjorn, da dove si possono ammirare i tramonti più suggestivi di Formentera. Luoghi della contemplazione in cui staccare la spina e ricongiungersi con la natura, per poi rituffarsi nello spensierato divertimento che la spiaggia di Migjorn offre, tra sole, mare e tante attività sportive, dalle immersioni, ma anche nell’immediato entroterra dove fare lunghe passeggiate ed escursioni. A Platja de Migjorn si trova il contatto con la natura più autentico ma anche i migliori chiringuitos dell’isla. L’aperitivo a Formentera è un vero e proprio rituale, e al Ciao Club Insotel Club Maryland, vivrete questa immancabile esperienza oltre alle altre numerose proposte pensate da Eden viaggi per i suoi ospiti. (Ho citato il nome perché è l’unica struttura nella zona).
Formentera, mangiare bene, divertirsi ancora di più
Formentera è nota per le spiagge da sogno e il mare in tutte le sfumature del verde e del blu, ma c’è di più. L’isola è un life motive, è un brindisi rilassato, il profumo dei calamari sfrigolanti sulla piastra, Formentera è una canzone di Bob Dylan che suona in lontananza, la copertina consunta di un disco dei Pink Floyd: nell’album “More” è stilizzato un mulino dell’isola. Conoscere questa realtà delle Baleari significa porsi all’ascolto, riattivare i sensi e godersi pienamente le esperienze. Si comincia proprio dalla buona tavola, e Margò ha pensato a soddisfare anche la gola, perché uno degli sfizi del viaggio prevede del buon cibo locale. Con i voucher Eat Around è possibile mangiare a pranzo o a cena nei ristorantini tipici dell’isola, quelli più caratteristici, selezionati con cura dai controller Eden. Il piacere di gustare i calamars a la bruta, calamari fritti nel proprio inchiostro in un letto di patate, il bullit de peix, lo stufato di pesce con patate, oppure un’insalata payesa con il peix sec, ovvero il pesce essiccato, tradizione secolare dei pescatori dell’isola, non ha prezzo.
A Formentera la cucina è una cosa seria, e gli stessi chiringuitos, minuscoli chioschetti con vista mare, propongono aperitivi sostanziosi con tapas, tradizione ispanica, rivelazione isolana: anche la proposta degli stuzzichini è freschissima, gli ingredienti sono a chilometro zero e includono il pescato del giorno. Tortilla e chipirones, calamaretti fritti, vengono abbondantemente annaffiati con vini locali o cocktail ricercati, la movida contenuta di Formentera non rinuncia agli sfizi, li esalta nella sua semplicità. La sorella piccola delle Baleari sembra sfuggire dagli stereotipi per rivelare tutta la sua autenticità a cominciare dalla condivisione.