Società

Quando la solidarietà online dà una mano (o una gamba) a chi ne ha bisogno

Allacciarsi le scarpe, afferrare una forchetta, dare un calcio a un pallone, fare una passeggiata o addirittura una corsa. Azioni quotidiane, banali, scontate per chi non deve pagare le conseguenze di una malformazione, una malattia o un incidente.

Grazie alla moderna tecnologia gli ultimi modelli di protesi hanno raggiunto livelli talmente sofisticati da far dimenticare, a chi le indossa, che quel braccio o quella gamba non hanno fatto parte del proprio corpo sin dalla nascita.

Spesso però le cifre di una protesi, comprese di intervento e spese per la riabilitazione, raggiungono costi stellari per una famiglia: gli ultimi modelli, di tecnologia più avanzata, non sono presenti nel nomenclatore del Servizio Sanitario Nazionale: “È aggiornato al 1999 – racconta un personal fundraiser – e il contributo disponibile è di gran lunga inferiore rispetto al costo di una protesi di ultima generazione che permette di svolgere una vita (quasi) normale”. Ed è proprio qui che interviene il crowdfunding sociale: moltissime persone stanno dimostrando una grande solidarietà verso chi ha bisogno di un sostegno e un aiuto.

Lo sa Veronica, una ragazza napoletana letteralmente travolta dalle donazioni provenienti da tutta Italia. La sua storia, trattata anche da Le Iene, ha commosso tutti e in poco tempo è riuscita a ottenere oltre 140mila euro, grazie ai quali ha potuto coronare il suo sogno di avere una mano sinistra. Una valanga di affetto come quella che ha permesso a Lorenzo, affetto da un osteosarcoma alla tibia sinistra, di tornare a camminare e andare in bicicletta. “Datemi una gamba” era il titolo scelto per la campagna del giovane brianzolo, e in poco tempo l’obiettivo prefissato è stato raggiunto.

Leonardo, un ragazzo di Mogliana, vicino Genova, a Capodanno 2020 ha perso una mano a causa di un petardo. La sua raccolta fondi è diventata virale e adesso Leonardo, grazie a una sofisticata protesi, potrà compiere le azioni quotidiane che erano normali prima di quella malaugurata notte.

Anche Jonathan, di Cagliari, ha perso la mano per un petardo di capodanno “La Asl – scrive – non copre tutte le spese per ottenere la protesi”, quindi ha pensato di lanciare un crowdfunding, tuttora attivo. Come quello per Elton, un giovane pugliese cui hanno amputato una gamba dopo un brutto incidente in moto. La sorella ha fatto partire una raccolta per permettergli di tornare a camminare. Lo stesso sogno dei genitori di Ivan, anche loro pugliesi, che stanno seguendo il figlio nel difficile e lungo percorso contro un sarcoma aggressivo, per colpa del quale il piccolo sta affrontando delle cure impegnative che prevedono anche l’utilizzo di una protesi.