Vorrei anche io dire qualcosa a Fedez.

Caro Fedez, hai fatto benissimo a batterti come un leone per i diritti civili della comunità Lgbt, per il ddl Zan, a scagliarti contro la destra omofoba, contro l’ipocrisia della Rai, mostrando passione, coraggio e onestà intellettuale. Quando una persona si batte per ideali alti, e prende “randellate”, lo sento vicino.

Certo, ti saresti potuto scagliare anche contro le condizioni dei lavoratori Amazon, visto che con Amazon hai un contratto d’oro e puoi fare leva sulla tua importanza. Mi auguro che tu ti stia impegnando anche su questo piano, perché gli esseri umani sono tutti uguali e un magazziniere di Amazon dovrebbe avere gli stessi diritti che hai tu. Ma c’è anche un altro aspetto sul quale ti chiedo più impegno. Quello ambientale. I diritti civili e sociali non sono slegati da quelli ambientali. Le migrazioni, sono e saranno sempre di più causate da siccità e inondazioni. I più poveri inquinano di meno ma pagano il prezzo più alto del disastro ambientale.

Finora tu e Chiara avete sventolato al mondo le vostre ricchezze e i vostri sfarzosi stili di vita. Ma siete abbastanza intelligenti per capire che il pianeta è uno solo e non possono esserci squilibri così mostruosi senza conseguenze. La beneficenza non risolve nulla, se non legittimare un sistema sbagliato. Secondo il rapporto Oxfam, l’1% più ricco del mondo deteneva a metà 2019 più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone. Il 5% della popolazione mondiale usa il 25% delle risorse disponibili. La quantità maggiore di CO2 è emessa proprio dal vertice della piramide. Il pianeta è uno solo, abbiamo tutti la nostra responsabilità di salvarlo, ma chi è ricco e potente e si trova nel vertice ingorgo ha molta più colpa e responsabilità.

Vuoi essere un rapper ed influencer impegnato? Fantastico, ne abbiamo bisogno, gli scienziati ci dicono che il tempo è poco e dobbiamo fare in fretta. Dobbiamo alleggerire il nostro stile di vita e ridurre le emissioni, in fretta. Il primo maggio sei salito, insieme a tanti altri artisti e sindacalisti, su un palco sponsorizzato Eni. Perché nessuno di voi si è ribellato? Informati sul disastro ambientale e sociale causato da Eni nel Delta del Niger, informati su quanto contribuisce al riscaldamento globale. Informati e parlane e aiutaci in questa battaglia.

Sei amareggiato dalle critiche sulla Lamborghini? Le critiche aiutano a crescere e migliorare. Una Lamborghini costa più della casa di un operaio, che fa mutuo per 50 anni per pagarsi un tetto. Il lusso sfacciato che rappresenta male si adatta a chi vuole difendere diritti civili e sociali. Per non parlare dell’inquinamento.

I Genitori Antismog, storica e battagliera associazione milanese, ti avevano criticato quando in Lamborghini eri andato a fare beneficenza. Il 20 dicembre 2020 scrissero: “Caro Fedez non ci interessa quanto guadagni, come spendi i soldi e quanti ne dai in beneficenza. Ma pensiamo che girare per Milano con una Lamborghini Huracan, di 5200 cc di cilindrata che fa 5km con un litro, sia sbagliato e diseducativo. Milano ha già troppo traffico e smog, e i primi a soffrirne sono proprio i bambini. Bambini che quando cresceranno avranno anche in eredità gli effetti del riscaldamento globale dovuto alla CO2. Ecco, per evitare traffico, smog e CO2 la prossima volta usa i mezzi pubblici o la bici”.

Tu in questi giorni hai detto che vuoi vendere la Lambo e comprarti una Panda per essere più credibile. Grande, ma fai un’altra cosa, ancora migliore. Resta senza auto. È il gesto più controcorrente e rivoluzionario che puoi fare, in Italia, paese ipermotorizzato. A Milano già vivono molte famiglie senz’auto muovendosi in metro, bus, bici e carsharing, e di certo voi non avrete problemi. I ricchi e famosi non possono? Sciocchezze, pensa che la principessa danese Mary porta i figli in bici a scuola, anche sotto la neve, e che la Presidente Sammaruga, della Svizzera, si muove tranquillamente in treno o in tram per ogni spostamento.

A settembre, portate il vostro bimbo a scuola in bici, unitevi al “Bike to School”. Lottate per percorsi sicuri e strade scolastiche pedonali: vi accorgerete che davanti alle scuole ci sono più auto che bambini, che è una sola nuvola di smog, che è una vergogna indegna di un paese civile.

Caro Fedez, aiutaci a gettarci alle spalle questa vecchia cultura ipermotorizzata, che da decenni soffoca l’Italia. Abbiamo il tasso di motorizzazione più alto d’Europa, abbiamo 2 auto ogni 3 persone, le strade sono un caos e grondano letteralmente di sangue. La carneficina di giovani, in queste settimane, ce lo ricorda con dolorosa urgenza. Dobbiamo dire basta. Vogliamo meno auto, che siano una infima minoranza nelle strade, e le poche che circoleranno dovranno essere lente, elettriche e condivise.

Dal 10 al 13 giugno, col patrocinio del Comune di Milano, il Salone dell’Auto occuperà strade e piazze pedonali, in un’assurda involuzione motorizzata. Scendi in strada insieme a noi, con la tua cargobike, e aiutaci a contestarlo.

P.S. Questo appello è rivolto a tutte le celebrità impegnate, non solo alla coppia Fedez-Ferragni: mollate l’auto e dateci una mano!

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