“Ho pensato spesso di scrivere la mia storia, la nostra storia. Tutte le volte che ci ho pensato, ho pensato che non avrei saputo da dove iniziare, come andare avanti, come finire”. Inizia così “Io sono più amore“, il libro di Francesca Fioretti, la compagna del calciatore della Fiorentina Davide Astori, trovato senza vita la mattina del 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine mentre era con la squadra. A tre anni da quella notte che stravolse l’esistenza sua e della loro figlia Vittoria, Francesca ha trovato la forza per mettere nero su bianco il suo dolore, in questo volume in uscita giovedì per La Nave di Teseo. È il Corriere della Sera ad anticipare un passaggio dell’introduzione del libro.
“Come possiamo dare forma al sentire, quando il sentire è così reale – scrive la vedova di Astori -, quando non esiste altro se non il modo in cui ti sta addosso, tra gli organi, nella mente, quando non esiste altro se non questo strato di pelle che è venuto via e ti fa percepire il mondo — i suoi odori, i colori, la luce, la modulazione del suono, la presenza fisica, la sua assenza — come mai lo hai sentito prima? Poi ho capito che non dovevo trovare un modo, che ne avrei comunque tentati molti. Che scrivere è come fare tutte le cose che ogni giorno — per urgenza, necessità, amore e desiderio — ho imparato a fare, da sola, per me stessa, per Vittoria. Scrivo questo libro per tre persone e due sole ragioni: per Vittoria, per Davide, per me. Per non dimenticare mai nulla. Per vivere ancora. Questa è la mia storia, questa è la stanza dove vi chiedo di sedervi e, nel silenzio, aiutarmi a raccontarla”, conclude.