Lo stop al pagamento della rata Imu di giugno per i beneficiari dei ristori, la proroga fino a fine anno dello stop alla tassa sull’occupazione del suolo pubblico e l’esenzione dal pagamento del canone Rai per bar, pub e ristoranti “traslocano” dalle bozze del decreto Sostegni 2 al Sostegni 1. Nella notte, infatti, le commissioni Finanze e Bilancio del Senato hanno approvato una serie di emendamenti tra cui quelli che introducono questi aiuti alle attività colpite dalle restrizioni anti Covid. Via libera anche a una nuova proroga per gli sfratti per morosità o pignoramento, limitata però ai provvedimenti esecutivi adottati dall’inizio della pandemia in poi. E i Comuni che entro il 15 luglio trovano sedi alternative alle scuole da adibire a seggi elettorali per le amministrative d’autunno riceveranno un contributo ad hoc, finanziato con un fondo da 2 milioni di euro. Il governo lavora a un maxi-emendamento che recepirà le modifiche approvate, su cui verrà posta la fiducia. Il testo dovrebbe approdare in Aula a Palazzo Madama domani o al più tardi giovedì.

Esenzione Imu e rinvio Irap – Chi ha una attività in perdita non dovrà pagare la prima rata dell’Imu: le partite Iva che abbiano registrato cali di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019 hanno diritto all’esonero dal versamento della rata di giugno sugli immobili sede dell’attività. Il pagamento dell’Irap viene invece rinviato al 30 settembre.

Per i bus turistici 20 milioni. Ristoro da 1000 euro a chi ha aperto partita Iva nel 2018 – Via libera, con un emendamento di Italia viva, allo stanziamento di 20 milioni di euro per gli esercenti attività di bus turistici. I 5 Stelle hanno invece proposto un’altra modifica, anch’essa passata, a beneficio degli ‘esodati‘ dei ristori, quelle startup che si erano ritrovate escluse dal treno dei Dl Ristori e rischiavano di essere penalizzate anche dal meccanismo previsto dal Dl Sostegni. “L’esempio classico è quello delle partite Iva aperte nel 2018, ma che fra una cosa e l’altra hanno cominciato a fatturare magari solo a partire dalla seconda metà del 2019”, spiega in una nota Gianmauro Dell’Olio, capogruppo M5S in Commissione bilancio del Senato. “Con l’emendamento abbiamo previsto un contributo a fondo perduto di mille euro per questi soggetti. E’ un piccolo segnale, che però contiamo di irrobustire nei prossimi veicoli normativi”.

Sfratti prorogati e esenzione fiscale per i canoni non percepiti – Per gli sfratti adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020 il blocco rimarrà in vigore fino al 30 settembre 2021, per quelli più recenti (tra il primo ottobre 2020 e il 30 giugno 2021) l’esecuzione resterà sospesa fino al 31 dicembre 2021. Per gli sfratti già esecutivi pre-pandemia, quindi, il blocco resta solo fino al 30 giugno. Ancora insoddisfatti i proprietari immobiliari: secondo Confedilizia occorre “spostare in avanti la data del 28 febbraio 2020, posto che il provvedimento di rilascio giunge al termine di un procedimento che dura diversi mesi e quindi la proroga al 30 settembre 2021 includerebbe anche morosità che nulla hanno a che vedere con la pandemia”.

Sul fronte degli affitti viene potenziata l’esenzione fiscale per i canoni non percepiti: già con il dl Crescita, come ha ricordato il presidente della commissione Bilancio del Senato Daniele Pesco (M5S), era stata prevista la possibilità di esentare il locatore dalla dichiarazione dei canoni di locazione non riscossi a partire dal momento della notifica dello sfratto o dall’ingiunzione di pagamento dal 1° gennaio 2020. Con l’emendamento l’esenzione fiscale viene estesa ai contratti di affitto stipulati prima del 2020.

Crediti di imposta di Transizione 4.0 cedibili a banche – Un emendamento del m5s prevede che i crediti di imposta per le imprese e i professionisti che abbiano fatto investimenti per l’innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0 possano essere ceduti a banche e intermediari finanziari.

Più tempo per i professionisti che prendono il Covid – Un altro emendamento prevede la sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti in capo al libero professionista che contrae il Covid-19. Ora il Consiglio nazionale dei commercialisti, che aveva chiesto di inserire la norma, sollecita l’approvazione in tempi rapidi del disegno di legge sulle garanzie da fornire ai professionisti in caso di malattia grave o infortunio.

I voucher per i viaggi saltati dureranno due anni. Tre per i concerti – Ci saranno due anni di tempo per utilizzare i voucher per i viaggi saltati causa Covid: le commissioni hanno approvato un emendamento che proroga di sei mesi la durata dei buoni emessi per voli, biglietti dei treni, soggiorni in strutture ricettive, pacchetti turistici ma anche per gite scolastiche e viaggi di istruzione – compreso il quarto anno all’estero per gli studenti delle scuole superiori. Si prevede anche che possano essere ceduti alle agenzie di viaggio. Resta fermo il rimborso al termine dei 24 mesi se il voucher rimane inutilizzato. Per quanto riguarda i concerti, invece, i voucher dureranno tre anni dalla data di emissione.

Arriva poi un ulteriore finanziamento di 50 milioni per l’anno 2021 del Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche e il rimborso per gli abbonamenti relativi all’accesso a impianti sportivi di ogni tipo. In alternativa alla restituzione del corrispettivo è permessa l’emissione di un voucher di pari valore utilizzabile entro sei mesi dalla fine dell’emergenza nazionale.

Reddito di cittadinanza non pignorabile – Il reddito di cittadinanza e i contributi a fondo perduto per le imprese e le partite iva che abbiano subito consistenti perdite di fatturato non saranno pignorabili. Un’altra modifica approvata prevede il ricorso ai Covid hotel come centri vaccinali per rafforzare la rete dei centri di somministrazione.

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