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Coppia italiana bloccata in India, si aggravano le condizioni di Simonetta Filippini: “Se venisse intubata, volo umanitario impossibile”

La donna era arrivata in India per completare le pratiche d'adozione di sua figlia: ora rischia di essere intubata. In queste ore amici e familiari dall'Italia hanno aperto una raccolta fondi per far partire un volo umanitario che la riporti in Italia

Sono sempre più critiche le condizioni di Simonetta Filippini, 45enne di Campi Bisenzio, in questi giorni all’Holy Family Hospital di Nuova Dehli in India perché colpita da broncopolmonite da Covid mentre si trovava nel Paese asiatico, insieme al marito, per una pratica adottiva. Lo stato di salute della donna peggiora giorno dopo giorno, e nonostante le parole del marito che aveva denunciato quanto stava accadendo sulle colonne de La Nazione, la situazione rimane invariata. Il rischio che la Filippini corre è quello di essere intubata, e dunque da quel momento in poi sarebbe impossibile riportarla in Italia.

Dalle colonne del quotidiano fiorentino ha parlato l’avvocato della famiglia, Elena Rondelli: “La situazione – spiega l’avvocato – si sta facendo delicata perché se Simonetta venisse intubata non potrebbe più salire su nessun aereo. In accordo con la famiglia ho aperto ieri un conto corrente e grazie ai parenti, amici e benefattori abbiamo raccolto 80.000 euro. Si tratta, lo sottolineo, anche di soldi prestati da amici e parenti: in ogni caso il passaparola sta funzionando. Grazie di cuore a tutti. L’appello per questo volo umanitario è stato accolto. Preciso che la pratica per volo privato è definita contrattualmente con acconto ma attendiamo di avere autorizzazione al volo da parte dell’equipe medica della compagnia Volitalia. Stiamo aspettando dai medici in loco le certificazioni mediche da inviare ai medici della compagnia aerea e il console mi ha assicurato l’autorizzazione del ministero della Salute”.

I soldi servirebbero a coprire parte degli almeno 130.000 euro necessari per far partire un volo umanitario con la compagnia Volitalia che possa riportare la donna in patria. Insieme a Simonetta Filippini c’è anche il marito Enzo Galli, i due erano in India per completare le pratiche per l’adozione della piccola Mariam Gemma, di 2 anni. Quando la famiglia erano pronta a tornare in Italia, la mamma adottiva è risultata positiva al Covid. Ad allarmare le autorità indiane e, soprattutto quelle italiane, è stato il contestuale diffondersi della variante indiana. Oggi il Paese del premier Modi è lo stato al mondo più duramente colpito dalla pandemia, peggio solo gli Stati Uniti che però hanno arginato i numeri grazie ad una efficace campagna vaccinale. Discorso diverso per l’India, le cui condizioni peggiorano giorno dopo giorno: alcuni esperti hanno ipotizzato che a giugno potrebbero addirittura esserci 400mila vittime di covid da inizio emergenza.

Il circolo Pd Toscana si è attivato per rimpatriare la famiglia: è stata presentata una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta il massimo impegno affinché i Galli tornino in Italia. “Con una mozione, che depositeremo in queste ore, chiediamo alla giunta regionale di fare tutto il possibile per ottenere il ritorno della famiglia in Toscana, così come di tutti gli italiani che si trovano nella medesima condizione – fanno sapere in una nota ufficiale – La storia di Simonetta Filippini, di suo marito e della piccola adottata a New Delhi deve potersi concludere positivamente: i coniugi residenti a Campi Bisenzio stanno vivendo una situazione di forte apprensione su cui le istituzioni, a tutti i livelli, devono porre il massimo impegno al fine di giungere a una soluzione in grado di tutelare la loro salute”.