Convenienza dei finanziamenti e clima di fiducia riaccendono l’interesse verso l’acquisto della casa. Aumenta anche la media dell’importo richiesto
Continuano a scendere gli interessi dei mutui a tasso fisso nel corso del primo trimestre 2021, avvicinandosi al minimo storico. A evidenziarlo è l’ultimo bollettino di Crif, che individua in questa tendenza l’impatto dell’emergenza sanitaria, ancora fortemente presente sull’andamento economico nazionale e internazionale.
Dall’analisi di Crif emerge uno spiccato ritorno di interesse sul tema acquisto casa, probabilmente incoraggiato dalla forte convenienza dei mutui a tasso fisso. Per ragionare in termini numerici e fare un esempio, per un’operazione di mutuo da 140mila euro con durata 20 anni e valore immobile di 220mila euro, i migliori spread si mantengono allo 0,8% per i mutui a tasso variabile e dallo 0,3% a poco sopra lo 0,1% per quelli a tasso fisso
Aumentano quindi le richieste finalizzate all’acquisto di una prima o seconda casa rispetto all’ultimo trimestre 2020. Surroga e sostituzione riducono invece il proprio peso in modo pressoché simmetrico registrando una contrazione di circa il 10%.
Un’ulteriore spinta al mercato potrebbe arrivare anche dalle misure – ancora da definire – a sostegno degli under 36: il Governo è al lavoro per approvare ulteriori sgravi fiscali e garanzie statali per i giovani che cercano casa, rafforzando gli interventi già attivi e spiegati in questo approfondimento del Blog di Immobiliare.it.
Un clima di fiducia in lieve ma costante aumento si riflette anche in un incremento dell’importo medio richiesto per i nuovi mutui che si attesta a 136.656 euro, a +2,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. E si tratta del valore più elevato dal 2013.