Il fatto risale al 30 luglio 2019. La procura aveva chiesto l’archiviazione per peculato d’uso della moto d’acqua e per violenza privata sul giornalista, in questo caso per tenuità del fatto, mentre il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Corrado Schiaretti, ha optato per una formula piena
Archiviazione perché i fatti non sussistono per i tre poliziotti, appartenenti alla scorta di Matteo Salvini, indagati perché cercarono di impedire al giornalista di Repubblica, Valerio Lo Muzio di riprendere il figlio dell’allora ministro dell’Interno su una moto d’acqua della polizia a Milano Marittima, nel Ravennate. Il fatto risale al 30 luglio 2019. La procura aveva chiesto l’archiviazione per peculato d’uso della moto d’acqua e per violenza privata sul giornalista, in questo caso per tenuità del fatto, mentre il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Corrado Schiaretti, ha optato per una formula piena.
Il figlio dell’ex ministro fece un giro sulla moto d’acqua della polizia, mentre due persone in costume che si identificarono come poliziotti impedirono di riprendere. Il giorno dopo l’accaduto, era stato lo stesso videomaker a chiedere a Salvini un chiarimento sul comportamento degli agenti che tentarono di impedirgli di riprendere la scena. “Vada riprendere i bambini in spiaggia visto che le piace tanto“, era stata la risposta dell’allora responsabile del Viminale durante la sua conferenza stampa dal Papeete Beach.